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Cross-border Ecommerce: come vendere e spedire all’estero

Sei un merchant che vuole allargare gli orizzonti del proprio business e vendere all’estero? In questo articolo ti mostrerò quali sono i primi passi da fare per entrare a far parte del mercato globale.

Se studi ogni giorno nuove soluzioni per il tuo e-commerce, ti sarai accorto che vendere nel Paese di appartenenza non basta più. È come guidare una Ferrari senza sfruttare tutta la sua potenza. Vendi, magari vendi molto bene, ma sai che potresti fare di più.

In tutto il mondo, ormai, le persone acquistano sempre di più online e la crescita non sembra arrestarsi. Basti pensare che, secondo i dati riportati da Statista, gli utenti che nel 2018 hanno fatto un acquisto online sono state circa 1,8 miliardi, e i ricavi nel settore B2C hanno raggiunto i 2,8 trilioni di dollari. Le stime prevedono una crescita costante, che porterà i ricavi a 4,8 trilioni nel 2021. Per quanto riguarda, in particolare, l’e-commerce all’estero, un’altra previsione dell’organismo di ricerca Forrester parla di vendite pari a 627 miliardi di dollari nel 2022, circa il 20% sul totale delle vendite online.

Da dove partire?

Come abbiamo appena visto, se non fai già parte del mercato globale stai probabilmente perdendo una grande occasione. Non bastano, però, l’impegno e la buona volontà per varcare i confini della propria nazione. Prima di iniziare a vendere all’estero occorre infatti studiare il mercato o i mercati in cui si vuole mostrare i propri prodotti, conoscere le tariffe di spedizione, valutare come si comporta la concorrenza.

Spedire all’estero è una mossa vincente che richiede quindi una strategia a monte. Non può essere un salto nel buio, altrimenti rischi di rimanere “stritolato” tra le mille altre offerte che appaiono a chi cerca i tuoi prodotti.

Senza una strategia modulata secondo i tuoi obiettivi di business, i clienti sceglieranno prodotti simili al tuo, ma non il tuo. Senza pubblicità e senza investimenti costanti del tuo reparto marketing, sarai come una minuscola zattera in mezzo all’oceano. Invisibile.

Cross-border Ecommerce: come vendere e spedire all'estero

Pianifica una strategia per vendere all’estero

Abbiamo appena visto, dati alla mano, che vendere all’estero può essere un grande passo in avanti per il tuo e-commerce. Abbiamo anche detto che, prima di avventurarsi, occorre uno studio a tutto tondo delle possibilità che il mercato estero offre. Partiamo quindi da una veloce analisi dei marketplace in cui potresti vendere i tuoi oggetti.

Quali sono i marketplace più diffusi all’estero?

Alcuni marketplace sono talmente conosciuti da rivelarsi una scelta azzeccata in qualsiasi Paese tu voglia espanderti. Sto parlando per esempio di Amazon e Ebay. Altri sono diffusi solo in alcune nazioni, come Fnac. Ovviamente Fnac è presente in Francia, suo paese d’origine, ma anche in Spagna, mentre invece non fa parte del mercato italiano.

Vediamo su quali marketplace conviene iscriversi se vuoi farti strada nei principali mercati europei:

  1. U.K. Nel Regno Unito alcuni marketplace di grande diffusione sono il brand tedesco Zalando, Asos ed Etsy, una piattaforma specializzata in prodotti fatti a mano. Anche Wish e Bonanza sono molto apprezzati dagli acquirenti britannici.
  2. Germania. Oltre agli onnipresenti Amazon e Ebay, in Germania i clienti acquistano molto anche su Zalando e Otto, brand che fa della sostenibilità ambientale il suo punto di forza.
  3. Francia. Il già citato Fnac offre un grande supporto in fase di vendita dei tuoi prodotti, ma se vuoi vendere in Francia hai molte altre possibilità. Una di queste è Cdiscount, che riceve 20 milioni di visite mensili, oppure puoi iscriverti a Rakuten, ma in questo caso sarai tu a gestire completamente il rapporto con il cliente.
  4. Spagna. Se vuoi vendere in Spagna, puoi utilizzare Privalia, una piattaforma in grande crescita, o magari El Corte Inglés, che riceve decine di milioni di visite mensili.
Cross-border Ecommerce: come vendere e spedire all'estero

Vendere all’estero con Google Shopping

Ci sono poi altri metodi per attraversare mari e monti e vendere all’estero. Si tratta di strumenti che nascono già come trans-nazionali, come ad esempio Google Shopping.

Google Shopping non è infatti che la versione del più famoso motore di ricerca dedicata agli e-commerce. Creando un account su Google Merchant Center è possibile vendere in 43 Paesi, quelli in cui è attualmente disponibile questa funzionalità. 

I vantaggi principali per te che decidi di vendere all’estero con Google Shopping sono:

  • Conversioni di valuta facili e immediatamente comprensibili
  • Costi di spedizione chiari, impostati a seconda del Paese di consegna

Insomma, Google Shopping è un ulteriore strumento per abbattere le barriere nazionali e vendere all’estero, ma non è l’ultimo di cui ti voglio parlare oggi.

Vendere all’estero su Facebook e Instagram

Forse non ti aspettavi di trovare Facebook e Instagram tra le piattaforme su cui vendere i tuoi prodotti. Se ci pensi, però, chi più dei social network raggiunge persone di tutto il mondo e può far crescere il tuo e-commerce?

Con una buona strategia pubblicitaria, targettizzata sul mercato estero, potrai proporre direttamente i tuoi prodotti o rimandare al tuo e-commerce. Nel business B2C la pubblicità sui social network è ormai diventata indispensabile. Grazie a investimenti contenuti, infatti, ti permette di raggiungere clienti di tutto il mondo direttamente sulla loro bacheca. In questo modo risvegli la cosiddetta domanda latente, cioè il bisogno inespresso, ma presente, di acquistare da te.

L’analisi della concorrenza

Un altro passo fondamentale per vendere all’estero è lo studio della concorrenza. Vuoi iniziare a vendere in Francia? Bene, ma quali sono gli e-commerce che propongono un prodotto simile al tuo, allo stesso prezzo? Qual è la loro forza sul mercato francese?

Quindi, quando analizzi la concorrenza devi stare attento a:

  1. Prezzo. Non puoi discostarti troppo da quello dei concorrenti, a meno che non sfrutti il concetto di Posizionamento. Dovresti cioè spiegare in modo chiaro ed esaustivo perché i clienti dovrebbero comprare da te, pur spendendo di più.
  2. Canali di vendita. Quali canali sfruttano gli altri brand? Quali tralasciano?
  3. Brand awareness. Come vengono percepiti i tuoi concorrenti? Potrebbero essere in un momento di crisi o invece essere più lanciati che mai. In questo caso, è giusto sgomitare per superarli o conviene guardare a un altro mercato?

Vendere all’estero con ShippyPro Enterprise

Hai appena visto che vendere all’estero richiede la valutazione di molti fattori, che hanno a che fare col mercato in cui vuoi espanderti, le esigenze dei clienti e la concorrenza.

Non ultima però si presenta la questione della spedizione.

Quando spedisci all’estero, a chi ti affidi? Quanto paghi? Come gestisci tutto il processo di spedizione?

Per venirti incontro e aprirti le porte del mercato globale, ShippyPro ha sviluppato una soluzione che migliora la tua efficienza logistica anche all’estero.

Sto parlando di ShippyPro Enterprise, che ti permette di:

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