La Green Economy rivoluzionerà il tuo approccio alla vendita e le abitudini dei consumatori?
Prima di rispondere a questa domanda che ti interessa da vicino, è forse il caso di dare un’occhiata alla definizione di Green Economy e capire come applicare questo approccio al mondo e–commerce.
Sull’onda di una nuova sensibilità che ha trovato voce nelle proteste di Greta Thunberg e dei giovanissimi di tutto il mondo, le aziende stanno iniziando a gestire i propri business all’insegna della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente.
Certamente non è da ieri che si parla di Green Economy: da molti anni scienziati e attivisti lanciano grida d’allarme sulle condizioni del nostro pianeta e le aziende hanno iniziato a prendere contromisure.
Inoltre, 190 Paesi di tutto il mondo, nel 2016, hanno firmato gli accordi sul clima di Parigi, che hanno l’obiettivo di contenere l’aumento di temperatura globale e diminuire le emissioni di CO2.
Sottolineando che la Terra è una sola e che dovremmo prendercene cura perché non abbiamo un altro luogo in cui vivere, sono nati movimenti, proteste e i consumatori di tutto il mondo hanno iniziato a ripensare le proprie scelte d’acquisto.
La Green Economy, un modello di sviluppo sostenibile che tiene conto dell’impatto ambientale delle aziende, è in forte crescita e viene incontro alle nuove richieste dei clienti.
Basti pensare che in Italia, ad inizio 2020, l’emergenza climatica rappresentava la maggior fonte di preoccupazione per il 51% della popolazione.
Poi abbiamo dovuto affrontare una pandemia globale, ma resta alta l’attenzione sui temi ambientali, tanto che circa la metà dei consumatori statunitensi (48%) ha cambiato o è intenzionata a cambiare le proprie abitudini d’acquisto per ridurre l’inquinamento.
Ma analizziamo adesso un po’ più da vicino proprio questo aspetto, gli acquisti di giovani e meno giovani, per capire come influisce sulle strategie aziendali degli e–commerce green.
I clienti hanno già scelto. Sempre più persone comprano da aziende che mettono in atto politiche di sostenibilità ambientale e di riduzione dell’inquinamento.
Una ricerca stima che, nel 2021, la vendita di prodotti ecosostenibili toccherà quota 150 miliardi di dollari.
In particolare, il 75% dei Millennials americani ha ripensato le proprie abitudini d’acquisto, contro il 34% delle persone che hanno tra i 50 e i 64 anni di età.
Inoltre, e qui fai attenzione perché si tratta di un dato che ha molto a che fare con gli e–commerce green, il 67% dei consumatori attenti all’ambiente si informa e basa le proprie scelte su una conoscenza online dei brand che compiono precise scelte di campo in tema ambientale.
Altri dati indicano come quasi la metà degli acquirenti (49%) è disposto a spendere di più per prodotti che rispettando alti standard di qualità e sicurezza, e molti (38%) ricercano oggetti realizzati con materiali ecosostenibili.
Allo stesso tempo, chi acquista online è consapevole del grande utilizzo di imballaggi e dell’impatto ambientale che i corrieri provocano.
Basti pensare che, secondo Comieco, il 25 e 26 dicembre 2019, in Italia, sono state prodotte circa 75mila tonnellate di rifiuti di carta e cartone. E nella raccolta differenziata non finiscono più solo giornali e riviste, ma anche grandi quantità di imballaggi, passati dal 25% a oltre il 35% dei rifiuti totali di carta e cartone.
La prima soluzione a cui potresti pensare è quella di spedire con imballaggi riutilizzabili e ridurre al massimo l’impiego di carta, ma non è la sola. Inoltre, ShippyPro, da sempre attenta al rispetto dell’ambiente, ti viene incontro con un’opzione molto interessante di cui parleremo alla fine del nostro articolo.
Intanto, però, vediamo nel dettaglio quali sono gli accorgimenti e le strategie che puoi adottare per rendere il tuo e–commerce green e sostenibile.
Come “abbracciare” le trasformazioni in corso conquistando allo stesso tempo la fiducia di un numero sempre più grande di persone? Come essere “green” senza perdere di vista fatturato e utili?
Dopo aver visto come la Green Economy non sia solo una tendenza, ma una “filosofia” che investe anche la politica, è venuto il momento di focalizzarci su alcune indicazioni utili per cambiare il tuo modo di vendere e spedire.
Ecco 5 consigli per ridurre fin da subito l’impatto ambientale del tuo e–commerce:
Si potrebbe pensare che “Green Economy” e altri termini correlati siano solo belle parole che non trovano riscontro in azioni concrete.
Ma c’è chi sta già portando avanti da tempo delle misure che dimostrano la reale possibilità di agire per l’ambiente. Un esempio virtuoso viene dal colosso mondiale per eccellenza di vendite online, Amazon.
Amazon non punta solo a zero emissioni di CO2 entro il 2040, ovvero 10 anni prima della data che hanno come obiettivo i Paesi firmatari degli accordi di Parigi. La piattaforma di Jeff Bezos vuole alimentare tutto il proprio ciclo di produzione e vendita con energie rinnovabili entro il 2025.
Mossa di marketing o concreto aiuto all’ambiente, che può fare da traino a un ripensamento globale? In ogni caso, già oggi Amazon mette a disposizione di venditori e acquirenti pacchi realizzati in materiale 100% riciclabile e facili da aprire.
Non solo: se spedisci con Amazon, puoi sfruttare pacchetti progettati appositamente per evitare l’aggiunta di altro packaging e quindi lo spreco di cartone.
Adesso che abbiamo visto i 5 consigli che possono orientare le tue scelte aziendali e l’esempio “green” fornito da Amazon, è il momento di concentrarci su un altro aspetto che comporta grande inquinamento e deve essere ripensato: la logistica.
Il packaging, la scelta dei fornitori, dei materiali o la possibilità di resi semplici non sono gli unici aspetti su cui lavorare per rendere il proprio e–commerce green.
Le spedizioni impattano molto sull’ambiente: basti pensare al carburante utilizzato dai corrieri o a consegne super veloci che comportano un grande dispendio di risorse.
D’altra parte, è inevitabile che un e–commerce si affidi a camion, aerei e navi per essere il più capillare possibile e raggiungere clienti in tutto il mondo.
Per fortuna ShippyPro ti mette a disposizione una funzionalità in grado di calcolare le emissioni di CO2 di ciascuna spedizione e scegliere l’opzione più rispettosa dell’ambiente.
Curioso di saperne di più? Analizziamo CO2 Impact API nel dettaglio!
Se rifondare da zero il tuo e–commerce in ottica green richiede troppo tempo, puoi partire da una soluzione più semplice.
Un modo per abbattere le emissioni di CO2 delle tue spedizioni grazie a ShippyPro. Stiamo parlando di CO2 Impact API.
ShippyPro ha a cuore la sostenibilità ambientale delle aziende da sempre. All’inizio del 2020, per fare la nostra parte in prima persona, abbiamo portato a termine un progetto di restyling a impronta ecologica della nostra sede a Firenze.
Più in generale, vogliamo che le nostre soluzioni riservino sempre una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente. Per questo abbiamo sviluppato CO2 Impact API.
Con una sola chiamata API per tutti i tuoi corrieri, puoi verificare esattamente le emissioni di CO2. In più, puoi ottenere report affidabili sulla sostenibilità del tuo e–commerce green e condividerli con i tuoi clienti.
CO2 Impact API garantisce l’integrazione con oltre 120 corrieri. Insomma, se vuoi iniziare a rispettare l’ambiente con azioni concrete e venire incontro alle nuove esigenze d’acquisto dei consumatori, sai da dove partire.