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6 fantastiche iniziative di sostenibilità di grandi aziende E–commerce

Nei prossimi anni i grandi marchi e le imprese daranno importanza, come mai prima d’ora, alle iniziative sostenibili.  Si prevede infatti un aumento notevole della domanda di prodotti sostenibili, in parte dovuto dalla Generazione Z, che già dispone di un maggiore potere di spesa. Secondo un sondaggio del 2019 condotto da Amnesty International su più di 10.000 Gen Zers da tutto il mondo, il cambiamento climatico è la loro preoccupazione principale e la problematica più grave del loro tempo.

Combattere il cambiamento climatico richiederà lo sforzo congiunto di governi, imprese e consumatori. Ecco come alcuni brand, tra i più celebri in Nord America e Europa, stanno dando il loro contributo.  

La richiesta dei dati sulla filiera da parte di Zalando

Zalando, il più grande rivenditore esclusivamente online d’Europa, sta chiedendo a tutti i brand di moda sotto la sua competenza (che ammontano a 2000) di rendere disponibili i dettagli relativi al processo di produzione e distribuzione per poter così classificare i prodotti dei suoi brand in base al loro impatto ambientale e sociale.

Se i marchi che vendono sulla sua piattaforma non metteranno a disposizione queste informazioni entro il 2023, non saranno più presenti su Zalando. La direttrice della Sostenibilità ha comunicato ai giornalisti che l’azienda riconosce un forte legame tra le iniziative ecosostenibili e il successo dell’e–commerce in futuro, dimostrando di voler assecondare la pressione dei consumatori.

Zalando è dunque la prima azienda ad aver reso obbligatorio l’Higg Brand and Retail Module. Questo strumento usa i seguenti fattori per calcolare un punteggio sull’impatto ambientale e sociale:

  • Sistema di gestione
  • Prodotto
  • Produzione e distribuzione
  • Packaging
  • Utilizzo e Scopo ultimo
  • Punti vendita
  • Uffici
  • Trasporto
  • Centri di Distribuzione

I consumatori potranno visualizzare il punteggio dei prodotti e dei marchi a cui sono interessati prima di effettuare un acquisto. È molto probabile che questa mossa avrà un forte impatto sul settore moda e–commerce e che molti altri brand ne seguiranno l’esempio.

Zalando Higg BRM

La rivendita di articoli su Ebay e la riduzione delle emissioni di gas serra

Per sua stessa natura, Ebay promuove la sostenibilità e la sottolinea in modo intelligente nelle comunicazioni sul suo impatto. Poiché gli articoli su Ebay forniti da venditori terzi sono spesso articoli usati, la piattaforma favorisce il riciclo e il riutilizzo dei prodotti.  

Ma l’impegno di Ebay sul fronte della sostenibilità va ben oltre il suo modello imprenditoriale. Attraverso misure più attente all’ambiente sia per i magazzini che per l’evasione degli ordini, Ebay ha l’obiettivo di ridurre l’emissione dei gas serra del 50% entro il 2025 (usando i livelli del 2016 come punto di partenza). La compagnia ha già raggiunto una riduzione del 31% alla fine del 2019.   

Questo obiettivo è stato raggiunto ottimizzando l’uso dell’energia, investendo nell’elettricità rinnovabile, riducendo il consumo d’acqua e contribuendo il meno possibile alle discariche.

L’etichetta Climate Pedge Friendly di Amazon

L’etichetta Climate Pledge Friendly di Amazon appare adesso su più di 25,000 prodotti del marketplace statunitense, e recentemente è stata anche lanciata sul marketplace del Regno Unito. Questa etichetta intende facilitare i clienti nella loro ricerca di prodotti eco-sostenibili.  

Amazon Climate Pedge Friendly

I prodotti con questa etichetta sono segnalati bene in evidenza nelle pagine di ricerca, e offrono anche ulteriori dettagli sulla loro sostenibilità nelle loro landing page. Inoltre, gli utenti possono andare direttamente sulla sezione Climate Pledge Friendly del sito per scoprire quali prodotti ne fanno parte.

“Climate Pledge Friendly è un modo semplice per far scoprire ai consumatori più prodotti sostenibili che aiutano a proteggere la natura. Con 18 programmi di certificazione esterna, e la nostra stessa certificazione Compact by Design, stiamo incentivando i partner di vendita a creare articoli sostenibili che possano aiutare il pianeta per le generazioni future.”  – Jeff Bezos, Fondatore e CEO di Amazon

I materiali responsabili di William Sonoma

Marchio americano molto popolare di articoli per la casa, William Sonoma produce le sue linee di prodotti. Tra le sue iniziative di sostenibilità, l’azienda si impegna a ricercare responsabilmente i materiali.

Ecco alcuni dei suoi impegni:

  • Carta per i cataloghi certificata al 100% dal 2006
  • Mobili per camerette e nursery prodotti dalla ditta Pottery Barn Kids certificati 100% GreenGuard entro il 2020 
  • 100% cotone di provenienza responsabile entro il 2021 
  • 50% di legno proveniente da fonti sostenibili entro il 2021

William Sonoma ha già fatto notevoli progressi per raggiungere questi obiettivi e si è aggiudicata il titolo di ventiquattresima azienda più sostenibile al mondo

Gli obiettivi di Zara per il 2025

Zara, il famoso marchio di fast fashion, si è imposto grandi obiettivi di sostenibilità per il 2025. Promette infatti che il 90% delle materie prime usate nella realizzazione dei suoi prodotti sarà cotone, lino e poliestere, e che tali materiali saranno organici, sostenibili o riciclati. Eliminando materie prime nocive, Zara rilascerà meno tossine nell’aria e supporterà la provenienza responsabile dei suoi materiali.

Inoltre, tutta la plastica monouso legata alle vendite sarà completamente eliminata entro il 2023. Già da quest’anno, le buste di plastica sono state ridotte e nella maggior parte dei punti vendita sono stati installati dei contenitori per le donazioni, per poter ridurre il numero di articoli di Zara che finiscono in discarica.

Il sistema di riciclaggio nei negozi H&M e le partnership tecnologiche

H&M sta collaborando con Looop per presentare sistemi di riciclaggio nei suoi punti vendita. I clienti possono portare in negozio vecchi indumenti, anche con buchi o in cattive condizioni, e il sistema Looop produce nuovi prodotti lavorati a maglia, scomponendo i materiali dei vecchi articoli. Tritura i vecchi materiali fino a ridurli a fibre e successivamente in filato che viene utilizzato per cucire nuovi vestiti. 

I clienti possono così essere coinvolti in un modo innovativo. Possono prenotare l’orario in cui consegnare in negozio il loro indumento e vedere  la macchina in azione per creare qualcosa di nuovo. In poche ore, potranno portarsi a casa un nuovo articolo, disegnato esclusivamente da H&M.

Al momento H&M offre 8 diversi prodotti che possono essere creati dalla tecnologia Looop:

  • maglie a maniche lunghe 
  • maglie a maniche corte 
  • poncho
  • maglioni con maniche a palloncino 
  • maglioni da uomo
  • felpe da bambini
  • coperte per bambini baby 
  • sciarpe

Il brand suggerisce l’idea di un futuro in cui le compagnie e le imprese di tutto il mondo daranno la possibilità ai loro consumatori di trasformare i loro vecchi oggetti in prodotti nuovi. Prova ad immaginare anche solo l’impatto sui social media.

È sorprendente vedere le iniziative di sostenibilità adottate dalle più grandi imprese e–commerce nel mondo. I loro obiettivi e le loro azioni negli anni a venire saranno sicuramente fonte di ispirazione per altri brand, per l’innovazione nella ricerca dei materiali, nella gestione degli ordini e l’aumento del coinvolgimento dei clienti. Non sono poche, inoltre, le iniziative messe in campo dal Governo per spingere le PMI verso un ecommerce più sostenibile, ad esempio attraverso bandi e incentivi per le imprese.

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