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13 KPI per social media da monitorare nel 2024

KPI-social-mediaI numeri sono l’unico modo per sapere in modo oggettivo come sta performando un progetto o un’azienda. Ci sono tante cose che si possono misurare ma le metriche chiave sono i KPI (Key Performance Indicator)

In questo articolo vediamo i principali KPI per social media, a cosa servono, come misurarli e qualche strumento utile per farlo. 

I 13 KPI social media principali

Ecco i KPI da monitorare sui propri account social: 

  1. Numero di follower
  2. Numero di like, commenti e condivisioni
  3. Menzioni
  4. Engagement rate
  5. Impression
  6. CPM
  7. CPC
  8. CPL
  9. CTR
  10. Share of Voice (SOV)
  11. Post reach
  12. Traffico al sito
  13. Unsubscribe rate

1. Numero di follower

Il numero di follower rappresenta il numero di persone che ha deciso di seguire un account social in un determinato arco temporale. Questo è un dato disponibile su tutti gli strumenti analytics di base forniti da aziende come Meta o Twitter. 

Molti considerano il numero di follower come una vanity metric - ovvero una metrica senza un reale impatto sull’andamento dell’azienda - questo perché tutto dipende dalla qualità dei follower. Ricordiamo che esiste ancora la pratica (scorretta e sconsigliata) dell’acquisto di follower che porta ad avere numeri grossi sui social ma un tasso di engagement molto basso. 

Dunque, meglio avere una base di follower più piccola ma ben fidelizzata: questo può avere un impatto maggiore per il business. 

2. Numero di like, commenti e condivisioni

Dati disponibili all’interno degli analytics social gratuitamente sono il numero di like, commenti e condivisioni dei post. 

Nota: su Instagram è possibile nascondere il numero di like al pubblico, il dato sarà comunque disponibile negli strumenti di misurazione del profilo. 

I like sono la metrica con meno importanza tra le tre citate, questo perché l’effort richiesto all’utente è molto basso quindi anche il suo coinvolgimento potrebbe essere più superficiale. 

Commenti e le condivisioni, invece, possono essere indice di un engagement molto più alto e quindi di valore per l’azienda. Invitare gli utenti a commentare e condividere un post è dunque una buona strategia per attirare nuovi follower e diffondere ulteriormente i propri contenuti. 

3. Menzioni

KPI social media esempi

La menzione di un brand è un forte segnale sulla sua autorità nel settore. Se tante persone citano la propria azienda significa che il marchio sta iniziando la sua scalata verso l’essere top of mind. 

Monitorare le menzioni significa monitorare le conversazioni in corso sul proprio brand, capire in che modo si cita e qual è il sentiment attorno ai post generati dagli utenti. 

In caso di sentiment negativo, sarà necessario aumentare gli investimenti per lavorare sulla brand reputation; in caso di sentiment positivo, si potrebbero sfruttare i contenuti creati dagli utenti per le proprie strategie di marketing (UGC - User Generated Content). 

4. Engagement Rate 

Engagement Rate - in italiano tasso di coinvolgimento - è un KPI per i social media che misura il livello di interazioni con il pubblico.

La formula per calcolare l’engagement rate è la seguente: 

Engagement rate =
(Numero di interazioni sul post / Numero di follower del profilo) x 100

Il numero di interazioni sul post include commenti, like, condivisioni, clic sul link, visualizzazioni del video… Per questo motivo è utile avere uno strumento per calcolarlo.

Gli strumenti più famosi per misurare i KPI social media sono: 

  • Hootsuite
  • Sprout Social
  • Ninjalytics
  • BuzzSumo. 

5. Impression

Le impression sono le visualizzazioni che ha ricevuto un post. Come regola generale, maggiore è il tasso di engagement di un contenuto e più alto è il numero di impression. 

Le impression aiutano ad inquadrare il potenziale di un contenuto ma non sono indice di coinvolgimento: le persone, infatti, potrebbero aver visto un post ma non averci interagito. Per questa ragione, è sempre bene mettere le impression in relazione con le interazioni. 

6. CPM

KPI social media - Facebook e Messenger

CPM - acronimo di Cost Per Mille - è una metrica utilizzata per monitorare il social media advertising. Indica il costo speso per ogni mille visualizzazioni di un’inserzione. 

Il CPM si può calcolare usando questa formula: 

CPM = (Costo della campagna / Numero di impression) x 1000

Il CPM è un dato tracciabile gratuitamente su strumenti come Meta Business Manager. 

7. CPC

CPC - acronimo di Cost Per Click - è un altro dei KPI per social media advertising. A differenza del CPM, il CPC è il rapporto tra il costo della campagna e il numero di clic ricevuti su un post. Qui si entra nel mondo delle interazioni e dell’engagement vero e proprio: in questo caso, infatti, l’utente compie un’azione. 

Il CPC si può calcolare usando questa formula: 

CPM = Costo della campagna / Numero di clic

Anche il CPC è un dato disponibile sui tool per social media come Meta Business Manager. 

8. CPL

CPL - acronimo di Cost Per Lead - indica il costo che un’azienda deve pagare per ottenere un lead, ovvero un contatto che lascia la propria email ed entra nel CRM. 

La formula per il calcolo del CPL è: 

CPL = Costo della campagna / Numero di lead

Come nel caso di CPM e CPC, il costo per lead varia a seconda della piattaforma su cui si fa advertising. Non esistono dei benchmark generali, il dato è molto variabile all’interno dello stesso settore: tutto dipende dalla tipologia di utente che si intende attrarre. 

Misurare il CPL è molto utile perché permette alle aziende di individuare le piattaforme social più redditizie e calibrare i propri investimenti marketing di conseguenza. 

9. CTR

KPI social media - Instagram logo

Click-Through-Rate (CTR) è un KPI per social media molto utile. Rappresenta la percentuale di utenti che hanno cliccato su un post rispetto al numero di volte che è stato visualizzato. Il CTR si calcola con la formula che segue: 

CTR = Numero di clic / numero di impressioni x 100

Se associato al CPC è un ottimo modo per definire se il pubblico segmentato è in linea con i contenuti pubblicati. Consente anche di definire l’efficacia della CTA presente nel post. 

10. Share of Voice (SOV)

La Share of Voice (SOV) indica la percentuale di conversazioni online che riguardano un brand rispetto alla totalità. Si misura su un particolare argomento o su una categoria più ampia. La SOV è un buon indicatore della visibilità di un brand e il suo peso in un settore o un mercato rispetto ai suoi competitor. 

La formula per calcolare la Share of Voice è la seguente: 

SOV =
(Numero di menzioni del brand / Numero totale di menzioni nella categoria) x 100

Non è semplice tenere traccia di tutte le menzioni su tutti i canali social, per questo esistono degli strumenti che facilitano il calcolo e il monitoraggio della Share of Voice. Tra i tanti abbiamo: 

  • Hootsuite
  • Brand24
  • Sprout Social
  • Mention

11. Post reach

Come abbiamo spiegato, le impression rappresentano il numero totale di visualizzazioni di un post. Con la reach, il concetto cambia leggermente. In pratica la reach è un KPI di social media marketing che indica il numero di account unici che ha visualizzato un post. 

Ad esempio, se un utente visualizza 10 volte un post, avremo 1 come post reach e 10 impression.

Per la natura del dato, la reach sarà sempre più bassa rispetto alle impression. 

La reach dei post è un dato monitorabile dalla maggior parte degli strumenti analytics inclusi sulle piattaforme social e può essere di due tipi: 

  • Reach organica: per le visualizzazioni nei feed non a pagamento;
  • Reach paid: per le visualizzazioni derivanti da campagne di advertising. 

12. Traffico al sito

In un’era di omnicanalità non si può più pensare ai social come a un mezzo di comunicazione chiuso su se stesso. Per questo motivo è utile calcolare l’impatto che i social media possono avere su tutto l’ecosistema di marketing che abbiamo creato. 

I referral social al sito sono un ottimo punto di partenza. In pratica, si tratta di misurare quante persone atterrano sul proprio sito (o sul proprio ecommerce) dopo aver visto un post o visitato un profilo social. 

Strumenti come Instagram, forniscono questo dato in modo nativo (soprattutto per quanto riguarda le storie) ma, come alternativa, si potrebbero utilizzare dei link con UTM. In pratica si aggancia al link di destinazione un codice contenente dei dati sulla fonte del traffico in modo che questo poi possa essere tracciato da Google Analytics. 

Ecco un esempio di link con UTM: https://www.shippypro.com/register.html?utm_source=blog&utm_medium=article&utm_campaign=IT 

13. Unsubscribe rate

KPI social media -Twitter logo

A che velocità i tuoi follower si disiscrivono dai tuoi account social? Questo è il dato da misurare con l’unsubscribe rate (letteralmente, tasso di disiscrizione).

Si calcola come segue: 

Unsubscribe rate =
(Numero di persone che si sono disiscritte / Numero totale di iscritti) x 100

Può essere influenzato da tanti fattori tra cui la qualità dei follower, la tipologia di contenuti pubblicati e persino la frequenza di pubblicazione. Si tratta di un dato da monitorare con criterio: potrebbe essere indice di un disallineamento tra linea editoriale e pubblico. 

Giulia Castagna

Giulia Castagna è Sr. Content Manager a ShippyPro. Ha iniziato a scrivere a 4 anni e non ha più smesso. Parla di marketing, ecommerce e, nelle notti di luna piena, anche di logistica.