L’Austria è un mercato vicino, esigente e ben servito. Per un ecommerce italiano, Vienna e la dorsale est austriaca sono a un giorno di transito via strada; le aree alpine richiedono invece un po’ più di pianificazione. In una gara all’ultima consegna tra velocità, costo e precisione, scegliere il corriere giusto fa davvero la differenza sui margini e sulla customer experience.
Affidarsi solo all’intuizione però non basta. Le aspettative su tracking, puntualità e resi sono alte, mentre sovrapprezzi stagionali e supplementi per aree remote possono pesare parecchio sul conto economico. In questa guida vediamo quali sono i corrieri più usati per spedire in Austria, con un taglio molto pratico, così puoi collegare in modo consapevole la tua promessa di consegna al servizio migliore per il tuo business.
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Vediamo ora i corrieri più utilizzati per spedire dall’Italia verso l’Austria, con una panoramica di punti di forza, limiti e casi d’uso ideali per l’ecommerce.
Österreichische Post è il punto di riferimento del last-mile austriaco. Per un ecommerce italiano entra in gioco soprattutto in logica di injection locale e nella gestione efficiente dei resi, grazie alla familiarità del brand e a una rete capillare di punti e locker.
La società detiene una quota molto rilevante del mercato parcel domestico e consegna la grande maggioranza dei pacchi interni entro 2 giorni lavorativi. Il servizio Post Express garantisce la consegna il giorno successivo entro le 13:00, particolarmente utile nelle aree urbane.
Le tariffe domestiche di Österreichische Post sono in genere competitive rispetto al mercato interno austriaco, con sovrapprezzi limitati sui CAP urbani e maggiore attenzione alle aree remote. In una strategia cross-border, i costi vanno valutati considerando l’intero flusso (spedizione dall’Italia + injection locale) e confrontati con le alternative door-to-door offerte dai corrieri internazionali.
DHL è uno dei nomi di riferimento quando si parla di consegne espresse in Europa. Per l’Austria rappresenta una scelta particolarmente solida per spedizioni urgenti, lanci di prodotto o ordini a valore medio-alto che richiedono tempi certi e visibilità completa lungo il percorso.
DHL Express copre l’UE con consegne in 1–2 giorni su servizi time-definite; per spedizioni meno urgenti, il servizio su rete road Economy Select consegna tipicamente in 1–3 giorni lavorativi. La tracciabilità è completa, le notifiche sono puntuali e le opzioni a orario aiutano a gestire le aspettative dei clienti più esigenti.
DHL si colloca in una fascia medio–alta di prezzo: l’express aereo è pensato per spedizioni dove velocità e affidabilità sono prioritari, mentre le soluzioni su rete road (come Economy Select) risultano più bilanciate sul piano del costo per collo, soprattutto con contratti negoziati su volumi.
UPS è spesso scelto per spedizioni veloci, delicate o con forti requisiti di tracciabilità. La combinazione tra network internazionale, servizi day-definite e rete di punti di ritiro lo rende molto interessante per ecommerce che spediscono regolarmente in Austria, soprattutto in ambito B2B e per ordini di valore.
UPS Standard offre consegne day-definite, tipicamente in 2–5 giorni in Europa; la rete Access Point aiuta a ridurre i tentativi di consegna falliti. In alcuni mercati europei, incluso l’Italia, è disponibile anche la consegna al sabato, un plus rilevante per il B2C. Per le urgenze, i servizi Express permettono di rispettare SLA più aggressivi.
UPS si posiziona nella fascia medio–alta del mercato: l’offerta copre dalla spedizione Standard al servizio Express con tariffe differenziate per peso, volume e destinazione. In presenza di volumi regolari verso l’Austria è spesso possibile ottenere condizioni dedicate tramite contratto commerciale.
DPD è uno dei corrieri road più utilizzati per le spedizioni intra-UE grazie al buon equilibrio tra prezzo e servizio. Verso l’Austria è spesso la scelta preferita da ecommerce fashion, accessori e categorie non critiche dal punto di vista dell’urgenza.
Il servizio DPD Classic offre consegne in 1–4 giorni a costi competitivi. Il prodotto di punta, Predict, invia al destinatario una finestra oraria e permette di riprogrammare la consegna o modificare l’indirizzo, riducendo giacenze, contatti al customer care e resi dovuti a consegne mancate.
DPD si colloca in una fascia competitiva, spesso tra le soluzioni più convenienti per le spedizioni standard 1–4 giorni in Europa. Le tariffe sono tipicamente strutturate per scaglioni di peso e zone, con buoni margini di ottimizzazione in presenza di volumi costanti.
FedEx è un player storico sulle spedizioni internazionali ad alto valore. Verso l’Austria offre un mix di servizi aerei ed economy che lo rendono interessante sia per l’export extra-UE sia per alcune tratte intraeuropee con SLA molto stringenti.
Il servizio International Priority consegna in 1–3 giorni, mentre International Economy si assesta in genere sui 2–5 giorni. Per le spedizioni intra-Europa, FedEx Regional Economy (road) rappresenta un’opzione 2–4 giorni più equilibrata sul piano dei costi, pur mantenendo standard elevati di servizio.
FedEx rientra nella fascia di prezzo alta, costruita per spedizioni dove la velocità e la qualità del servizio hanno un impatto diretto sul business (lanci, campioni, ordini business critici). I servizi Economy e Regional Economy permettono di contenere i costi mantenendo comunque un posizionamento premium.
GLS è un operatore europeo molto radicato sia in Italia sia in Austria, con un network stradale pensato per gestire volumi stabili B2C e B2B. È spesso scelto dagli ecommerce che cercano una buona copertura territoriale a un costo equilibrato.
Il servizio EuroBusinessParcel copre oltre 40 paesi, con tempi standard di 24–48 ore nelle aree metropolitane e 72–96 ore nelle zone più remote. Le opzioni FlexDelivery e i resi via ParcelShop permettono di offrire ai clienti finali un’esperienza flessibile e più autonoma.
GLS si posiziona in una fascia medio–bassa rispetto ai corrieri express, con listini normalmente strutturati per scaglioni di peso e zone. Per chi spedisce regolarmente in Austria con orizzonte 24–72 ore può rappresentare una delle soluzioni più efficienti a livello di costo per collo.
Come per i corrieri italiani, anche per l’Austria non esiste un “miglior corriere” in assoluto. Esiste invece il corriere più adatto al tuo mix di prodotti, promesse di consegna e margini. Un buon punto di partenza è legare la scelta alla promessa che fai sul sito e alle aree che servi più spesso.
Se la promessa è una “consegna in 48 ore” sui CAP urbani, una rete road premium come GLS o DPD è spesso sufficiente. Se gestisci SKU ad alto valore, clienti VIP o ordini business critici, un servizio express time-definite (DHL o FedEx) protegge SLA e NPS. Per aumentare la percentuale di consegne al primo tentativo, le soluzioni con Access Point, ParcelShop e locker fanno una grande differenza.
Tre scenari pratici:
Più aumentano i volumi e i mercati serviti, più diventa complesso gestire a mano tariffe, SLA, surcharges e opzioni di consegna. Una piattaforma come ShippyPro ti permette di centralizzare queste variabili e trasformare la spedizione in un flusso unico e automatizzato, anche verso l’Austria.
L’Austria unisce una domanda online stabile a un’infrastruttura logistica matura. Austrian Post ha raggiunto nel 2024 oltre metà del mercato parcel domestico, segno di una distribuzione capillare e di preferenze chiare nella fase last mile. Per un brand o retailer italiano significa poter contare su consegne prevedibili se si scelgono i partner giusti.
I volumi sono elevati e fortemente stagionali: nei periodi di picco, come il mese di dicembre, i pacchi giornalieri raggiungono livelli molto alti. Programmare capacità, finestre di consegna e canali di consegna alternativi (punti di ritiro, locker) in alta stagione aiuta a prevenire ritardi, disservizi e reclami.
Le aspettative dei clienti sono precise: notifiche nel giorno di consegna, opzioni di modifica dell’indirizzo o della data e possibilità di scegliere il punto di ritiro sono ormai considerate “standard”, soprattutto nel B2C. Servizi come Predict (DPD) e FlexDeliveryService (GLS) nascono proprio per rispondere a queste esigenze.
Prima di scegliere il corriere, vale la pena guardare a come si muove davvero il mercato online austriaco. Alcuni numeri aiutano a capire quanto sia maturo – e quanto sia importante gestire bene spedizioni e resi.
Tradotto in pratica: chi vende in Austria deve bilanciare bene costi di spedizione, promessa di consegna e gestione resi. I corrieri che offrono opzioni flessibili (punti di ritiro, locker, standard/express) e dati chiari su tracking e performance aiutano davvero a proteggere margini e soddisfazione del cliente.
Come per le spedizioni nazionali, anche verso l’Austria i costi variano in base a peso/volume, servizio scelto (road o express), CAP di destinazione e supplementi applicati dai corrieri. Alcuni network, come DHL eCommerce, indicano per l’Austria tempi di transito indicativi di 3–4 giorni e prezzi che crescono a scaglioni con il peso: utili come benchmark, ma non come tariffa di riferimento per tutte le tratte Italia → Austria.
Per costruire un budget realistico è importante considerare anche supplementi carburante e stagionali, oltre alle maggiorazioni per aree remote applicate da molti corrieri. UPS, ad esempio, aggiorna periodicamente le tabelle dei surcharges, mentre operatori come DHL eCommerce applicano una Remote Area Surcharge su CAP specifici.
Queste fasce non sostituiscono un listino, ma aiutano a capire dove si posiziona il tuo costo medio. Per le decisioni operative è consigliabile riferirsi direttamente ai singoli corrieri.
Le tariffe si basano sul peso reale e su quello volumetrico. Il peso volumetrico, espresso in centimetri, si calcola con la formula (L × W × H) / 5000: quando supera il peso reale diventa il valore su cui viene calcolato il prezzo, soprattutto se la spedizione viaggia in aereo. Imballi compatti e dimensioni ottimizzate aiutano a ridurre il costo unitario per ordine.
Le aree alpine e più isolate possono generare supplementi e tempi di consegna più lunghi. In questi casi può essere utile proporre fin da subito il ritiro presso un punto o un locker, migliorando la probabilità di consegna al primo tentativo e riducendo i costi di giacenza e ripianificazione.
Le priorità cambiano anche in funzione del tipo di destinatario:
L’asse Vienna–Linz–Graz è ben servito dai network road e consente in genere consegne rapide. Le regioni alpine, invece, possono portare i tempi di consegna a 72–96 ore, soprattutto in inverno o in prossimità dei picchi stagionali. Verificare a priori i CAP remoti e prevedere locker o parcel shop come opzione standard aiuta a ridurre i tentativi falliti e le ripianificazioni.
I destinatari austriaci si aspettano notifiche nel giorno di consegna e la possibilità di modificare indirizzo, data o fascia oraria. Servizi come DPD Predict, che fornisce una finestra fino a 2 ore, o GLS FlexDelivery, con tracking in tempo reale e opzioni di riconsegna, sono leve importanti per ridurre richieste “Where Is My Order?” (WISMO) e migliorare percezione del brand.
Il fashion registra in genere tassi di reso più alti rispetto ad altri verticali. In Austria, questo si traduce in una quota significativa di ordini che rientrano in magazzino. Presidiare in modo strutturato etichette di reso, punti di drop-off e tempi di rimessa a stock è essenziale per mantenere margini e disponibilità a catalogo.
Alcune categorie, come alcolici, alimentari e dispositivi elettronici con batterie al litio, richiedono attenzioni speciali. Gli alcolici, ad esempio, sono soggetti a regole specifiche e spesso richiedono accordi dedicati con il corriere. Le batterie al litio sono regolate da normative internazionali (come quelle IATA) che impattano su imballi, documentazione e canali autorizzati. Pianificare per tempo questi aspetti evita blocchi doganali e sorprese in fattura.
Chi spedisce regolarmente dall’Italia verso l’Austria si pone spesso le stesse domande su dazi, tempi reali di consegna, resi e supplementi. Ecco una panoramica rapida per orientarsi.
Nessuno, se parliamo di merci in libera pratica: Italia e Austria fanno parte dell’Unione doganale UE, quindi non sono previsti dazi interni. Resta invece la gestione dell’IVA, che per il B2C può coinvolgere regimi come l’OSS (One Stop Shop) a seconda dei volumi e dei paesi serviti. Per evitare errori è consigliabile confrontarsi con il proprio consulente fiscale.
Per i flussi intra-UE, DHL Express e FedEx International Priority coprono normalmente la tratta in 1–2/3 giorni, a seconda dell’origine e della destinazione. Sono quindi spesso la scelta giusta quando la consegna rapida è parte della promessa commerciale. Il sovrapprezzo va sempre valutato rispetto al beneficio atteso su conversion rate, recensioni e ripetizione d’acquisto.
Per le spedizioni road intra-UE, corrieri come DPD e GLS risultano spesso più competitivi in termini di costo per collo, soprattutto su tratte regolari con orizzonte 1–4 giorni. Un buon metodo è partire da benchmark pubblici (ad esempio le tabelle di DHL eCommerce per l’Austria) e poi confrontare i tuoi listini contrattuali tramite uno strumento di rate comparison.
La soluzione più semplice è attivare etichette di reso precompilate e consentire al cliente la consegna in ParcelShop o locker. GLS, ad esempio, offre flussi di reso via ParcelShop, mentre Österreichische Post mette a disposizione una rete molto ampia di punti e locker 24/7. Centralizzare queste informazioni in un portale resi aiuta sia il cliente finale sia il tuo team operativo.
Sì. Molti corrieri, tra cui DHL e UPS, applicano Remote o Extended Area Surcharge su CAP alpini o più difficili da raggiungere. È buona pratica verificare periodicamente le liste ufficiali dei corrieri e, se necessario, differenziare la promessa di consegna e i costi di spedizione sul sito per queste zone.
Arrivati alla fine di questa carrellata sui migliori corrieri per spedire in Austria, ecco un riepilogo dei punti chiave: