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Packaging ecommerce: come ottimizzarlo per ridurre i costi

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Secondo le stime di settore, il costo del packaging ecommerce può rappresentare dal 5% al 10% del costo totale della merce spedita. E questa percentuale non tiene conto dei potenziali costi aggiuntivi in caso di merce danneggiata a causa di un imballaggio di bassa qualità, delle dimensioni dei prodotti spediti e la frequenza. 

Alla luce di questi dati è facile capire perché sia necessario ottimizzare gli imballaggi ecommerce lavorando su soluzioni più economiche e sostenibili ma senza perdere in termini di qualità. In questo articolo vedremo strategie per ottimizzare il packaging ecommerce e ridurne i costi.

Materiali di imballaggio: vantaggi e svantaggi  

Cartone

Il cartone è senza ombra di dubbio uno dei materiali per imballaggi ecommerce più utilizzati dato il basso costo e la facilità con cui si riesce a reperire. Si va dalle classiche scatole di cartone ondulato alle buste di cartoncino per gli oggetti più piccoli. 

Si tratta di un materiale molto robusto in grado di contenere oggetti anche molto pesanti o voluminosi. Il grande svantaggio del cartone è la sua permeabilità: in caso di fuoriuscita di liquidi, infatti, non è in grado di trattenerli. 

Spesso al cartone si associano dei materiali assorbenti (la vermiculite probabilmente è quello più utilizzato) per ovviare al problema. Chiaramente questo aumenta i costi di packaging e lo rende anche meno riciclabile: per questa ragione si preferisce imbottire di più il prodotto con plastica (il classico Pluriball) o carta per evitare urti. 

Plastica

A differenza del cartone, la plastica è perfetta per trattenere i liquidi in caso di perdita o sversamenti. Nella sua forma Pluriball è perfetta per attutire gli urti e favorire il trasporto indenne di materiali fragili come manufatti in vetro, bottiglie, ceramiche... 

Nel grande calderone della plastica inseriamo anche il polistirolo, grande alleato negli imballaggi soprattutto per elettrodomestici. 

Plastica e polistirolo condividono un grande svantaggio: la poca sostenibilità. Questi materiali, se dispersi, possono contribuire all'inquinamento ambientale e il loro smaltimento in natura avviene in centinaia di anni. 

Oggi esistono delle alternative biodegradabili che possono sostituire la plastica nel suo ruolo di barriera contro gli urti.

Materiali biodegradabili 

Vista la progressiva attenzione nei confronti dei temi legati alla salvaguardia dell'ambiente, sempre più aziende stanno sostituendo i propri packaging ecommerce tradizionali con degli imballaggi biodegradabili come cartone riciclato e bioplastiche. 

Se dal punto di vista ambientale i materiali biodegradabili sono un toccasana, dall'altro è necessario considerare il prezzo all'azienda che è decisamente superiore rispetto agli imballaggi ecommerce tradizionali. 

Come scegliere le dimensioni e il peso giusto per il packaging

La scelta delle dimensioni e il peso giusto per il packaging dipende da un'infinità di fattori tra cui: 

  • La natura della merce spedita: vetro, ceramiche, merci pericolose, elettrodomestici, cibo o abiti non possono viaggiare tutti con la stessa tipologia di packaging ecommerce anche a parità di dimensione del prodotto. Questo perché bisogna tener conto non solo dell'imballaggio primario (la scatola) ma anche dell'ingombro dell'imballaggio secondario (pluriball, carta, vermiculite...); 
  • Il corriere con cui si spedisce: ogni corriere ha dei limiti di dimensioni e peso a seconda delle tariffe. Aver già chiaro il fornitore logistico può aiutare nell'ottimizzazione del packaging perché consente di evitare costi aggiuntivi e inattesi in fase di spedizione; 
  • Le dimensioni e il peso dei prodotti: la grandezza della merce determina la dimensione del collo. I prodotti all'interno della scatola devono stare sufficientemente larghi da non creare troppo attrito (soprattutto in caso di merce fragile) ma abbastanza stretti da non muoversi eccessivamente. Spesso le aziende optano per un imballaggio su misura, soprattutto se hanno prodotti con dimensioni standardizzate; 
  • I paesi verso cui si spedisce: anche la destinazione può avere un'influenza sul packaging e può rispondere alla domanda come ridurre le spese imballaggio ecommerce. Alcuni paesi, infatti, potrebbero applicare sovrapprezzi a fronte di pacchi che superano limiti di peso o di dimensione. 

Come ottimizzare i costi imballaggio per ecommerce

  1. Usare packaging autochiudenti
  2. Packaging psicologico
  3. Evitare di riempire eccessivamente il pacco
  4. Evitare packaging terzi se non necessari
  5. Utilizzare buste dove possibile 
  6. Utilizzare il packaging di invio come imballaggio per resi
  7. Personalizzazione del packaging ecommerce

Usare packaging autochiudenti

Quando si parla di imballaggio ecommerce la mente si proietta verso la scatola ma si tralasciano dei dettagli per strada. Uno degli elementi che contribuisce al costo totale del packaging, infatti, è il nastro adesivo per sigillare i pacchi. 

Esistono delle soluzioni autochiudenti: ad esempio con la possibilità di sigillare a caldo o con una striscia autoadesiva (solitamente diffusa nelle buste). 

scatola autoadesiva - imballaggio ecommerce

Packaging psicologico

La presenza di molti resi rappresenta un grosso costo per l'azienda e a volte il packaging può fare la differenza. Tra i casi saltati all'occhio della cronaca, è interessante l'esempio di VanMoof. 

L'azienda danese produttrice di biciclette si è trovata ad affrontare un altissimo numero di resi (circa il 25% degli invii) a causa di danneggiamenti del prodotto. Una volta appurata che la causa non fosse la qualità del packaging ma la movimentazione del prodotto stesso, VanMoof ha deciso di camuffare le proprie biciclette mascherandole da... televisori. 

vanMoof - Packaging di bicicletta che somiglia a quello di una televisione per ridurre i danni

Con questa mossa - che possiamo definire di packaging psicologico - l'azienda è stata in grado di abbattere il numero di resi da danneggiamento ottimizzando i propri costi. 

Evitare di riempire eccessivamente il pacco

Se un prodotto è pesante, non c'è molto da fare. Si può invece ottimizzare la quantità di prodotti all'interno di un pacco o la distribuzione della merce all'interno dei colli. 

Il riempimento ideale secondo una ricerca di L.E.K. si attesta tra il 75% e l'85% della capienza. Questo include non solo il volume della merce ma anche gli imballaggi secondari e gli eventuali materiali assorbenti. 

In questo modo si evitano i rischi di sovrapprezzo dovuti al peso eccessivo ma, allo stesso tempo, si garantisce stabilità al pacco e alla merce contenuta. 

Evitare packaging terzi se non necessari

Questo accade soprattutto nella vendita di elettrodomestici: spesso si usa un imballaggio terzo rispetto all'elettrodomestico. Ad esempio il computer che viene spedito all'interno della sua scatola e la scatola viene inserita in un box di cartone. 

Non tutti gli elettrodomestici necessitano di un ulteriore packaging esterno, molti hanno già una loro confezione che li rende idonei a un trasporto in sicurezza. 

L'eliminazione di una scatola extra, naturalmente, rappresenta una riduzione di materiali e, quindi, di costi. 

Utilizzare buste dove possibile 

La regola di base è utilizzare le scatole imballaggio per ecommerce più piccole possibile. Non sempre il box di cartone è la soluzione ottimale: soprattutto per quanto riguarda le merci o gli ordini più piccoli, potrebbe essere sufficiente usare una busta. 

Ne esistono di tutti i tipi, anche imbottite con uno strato di pluriball per proteggere la merce trasportata. 

Si calcola un risparmio di costi tra il 20% e il 50% nel passaggio da scatola a busta

Le merci inviate in busta, inoltre, possono facilmente viaggiare attraverso il sistema postale oltre che con corriere. 

Utilizzare il packaging di invio come imballaggio per resi

I resi fanno parte della vita di un ecommerce. Spesso le aziende inviano un secondo pacco per poter restituire la merce o richiedono ai clienti di utilizzarne uno in loro possesso. Per evitare l'utilizzo di una seconda scatola, diversi brand hanno lavorato sul box design per creare un imballaggio riutilizzabile in modo semplice e veloce per i resi. 

Questo non solo porta una riduzione di costi di spedizione sul lungo termine ma è anche una scelta più ecosostenibile. 

Personalizzazione del packaging ecommerce

Parte del costo dell'imballaggio deriva anche da card di ringraziamento inserite all'interno dell'imballaggio. La pratica è sicuramente positiva perché è un modo per mostrare gratitudine e riconoscenza verso i propri clienti, dall'altro lato comporta costanti costi di stampa delle cartoline. 

Diverse aziende hanno iniziato a creare degli imballaggi ecommerce personalizzati in modo da inserire il messaggio di grazie direttamente in fase di stampa del pack. 

Un altro modo per ottimizzare i costi imballaggio per ecommerce.

Parlando di packaging custom, è necessario dedicare una breve parentesi alle dimensioni. Pensiamo a una realtà che ha prodotti di misure standard (ad esempio un birrificio con lattine, birre da 33cl e da 75cl). 

In questo caso, vale la pena lavorare su un progetto di cartotecnica in modo da personalizzare il packaging in base alla merce spedita e ottimizzare lo spazio nel pacco. 

L'alternativa è avere scatole con misure standard e creare degli inserti per ottimizzare la gestione interna dello spazio. 

Packaging ecommerce: in conclusione

Tra i tanti KPI ecommerce da gestire, la voce di costo è una delle più importanti. Quando si lavora sull'ottimizzazione, non sono grandi le cifre che si possono risparmiare sul singolo pezzo della catena: è l'insieme dei risparmi che fa la differenza. 

Nel caso dell'ottimizzazione del packaging ecommerce, ci sono diverse opzioni per diminuire i costi e avere una gestione più sostenibile della logistica: ora è tempo di analisi e scelte. 

Giulia Castagna

Giulia Castagna es la Directora de Contenidos de ShippyPro.