Gli effetti Brexit hanno avuto ripercussioni in diversi settori e dal 1 gennaio 2021 spedire in Regno Unito equivale a spedire in un Paese extra UE.
La sua uscita dall’Unione Europea ha creato nuovi accordi commerciali per lo scambio di merci con Stati Europei.
Secondo ShipTechnology.com, rispetto a gennaio-marzo 2020, il tonnellaggio totale di merci è diminuito del 9%, mentre il traffico è calato del 13%.
-13% | Calo del traffico merci da-per il Regno Unito |
In questo articolo vogliamo fare chiarezza su tutto ciò che questo ha comportato in termini di dazi, controlli e restrizioni sulle spedizioni online per ecommerce nonché sui nuovi adempimenti in seguito agli effetti della Brexit.
Connetti corrieri e canali di vendita con ShippyPro per spedire nel Regno Unito
Dal 1 gennaio 2021 le spedizioni in Regno Unito sono soggette a regime doganale, ciò comporta la compilazione di una documentazione ulteriore che deve accompagnare la merce.
Prima della Brexit questo non avveniva e le spedizioni in Regno Unito seguivano l’iter procedurale di qualsiasi altro Paese Europeo, ovvero senza alcuna particolare documentazione per lo sdoganamento.
Prima di vedere quali sono i documenti da presentare per “passare la dogana”, vediamo cos’è e di cosa si occupa questo ufficio.
La dogana è un ufficio pubblico preposto al controllo delle merci in entrata o in uscita dal territorio di uno Stato.
Per le merci esportate verifica che siano incluse tra quelle di libera esportazione, non soggette quindi ad alcun tipo di vincolo. Per quelle importate ha il compito di controllare che siano ammesse dallo Stato e quindi di libera importazione.
Per farlo, cataloga e associa i prodotti ad un codice HS (Harmonized System) che permette anche di calcolare gli eventuali dazi a cui sottoporre la merce.
A partire dagli anni ‘50, con la nascita della Comunità Europea, si gettano le basi per un unico mercato che abolisce i dazi sulle merci per tutti i Paesi componenti.
Con la Brexit il Regno Unito non rientra più in questi accordi, ecco perché le merci in entrata o in uscita dall’area di Schengen sono soggette a regime doganale.
Vediamo qual è la documentazione necessaria per commercializzare con questo Paese.
I documenti obbligatori da produrre per le spedizioni extra UE sono:
Esaminiamoli più da vicino.
La fattura deve indicare i seguenti dati:
La descrizione deve essere molto dettagliata e deve indicare il contenuto, i materiali, le quantità ecc.
Oltre che a quella commerciale esiste anche la fattura proforma, ma questa viene utilizzata soltanto per le spedizioni non commerciali, per i beni che non sono oggetto di vendita come documenti o spedizioni tra privati.
È un documento che deve obbligatoriamente accompagnare la merce ed è destinato alla dogana del Paese del mittente e a quella del Paese di destinazione.
Ha lo scopo di assicurare che la merce esportata (o importata) non violi i regolamenti europei vigenti, non rientri tra gli oggetti proibiti e pertanto può attraversare sia la dogana del Paese mittente sia quella del Paese destinatario. Inoltre ha lo scopo di tutelare il corriere italiano o estero che effettua la spedizione sollevandolo da qualsiasi responsabilità.
All’interno della dichiarazione devono essere indicati i dati del mittente compreso email e numero di telefono, il numero di spedizione, il Paese di origine e di destinazione.
Conosciuta anche come etichetta di spedizione, la lettera di vettura è un documento che certifica l’invio della merce e riporta i dati della spedizione come il peso volumetrico.
La lettera di vettura, a differenza del documento di trasporto che può essere anche digitale, deve essere stampata in triplice copia:
Il responsabile della compilazione è sempre il mittente.
EORI, Economic Operator Registration and Identification number, è un codice alfanumerico univoco che identifica gli operatori economici che hanno rapporti con le autorità doganali in Europa.
È necessario per tracciare tutte le spedizioni in entrata e in uscita dall’Unione Europea e per richiederlo è sufficiente compilare il modulo e presentarlo presso qualsiasi Ufficio dell’Agenzia delle Dogane.
I recapiti del destinatario, compreso un contatto telefonico ed un indirizzo email, sono indispensabili per spedire un pacco nel Regno Unito. La mancanza di anche solo un dato di contatto potrebbe ritardare o rendere impossibile la consegna della merce.
Le aziende e i privati che inviano merci dal Regno Unito nell’UE dovranno compilare un modulo di dichiarazione doganale, CN22 o CN23. Capire quale dei due compilare è molto semplice:
Chi compila il modulo CN23 è tenuto ad allegare anche il modulo CP71 che ha anche la funzione di indicare l’indirizzo all’esterno della busta porta-documenti trasparente allegata al pacco.
Ma niente paura, con ShippyPro questi moduli vengono generati automaticamente in base alle informazioni caricate sulla piattaforma.
Una volta preparata tutta la documentazione che abbiamo visto finora, non resta che scegliere il corriere attraverso il sistema di comparazione ShippyPro Label Creator, dopodiché dovrai:
La spedizione in Inghilterra è senza dubbio cambiata nel post Brexit e un esperto del settore potrà fornire certamente una consulenza più specifica per la propria attività. Tuttavia, ci sono alcune modifiche generali che possiamo segnalare.
I venditori britannici dovranno registrare l’IVA in ciascun Paese in cui operano. Non esiste più un numero minimo di vendite, quindi anche se si riceve un solo ordine da un determinato Paese, sarà necessario registrare l’IVA per poter spedire la merce.
L’IVA, l’imposta sul valore aggiunto è indispensabile per vendere online nel Regno Unito dove prende il nome di VAT (Value Added Tax) e ha un’aliquota del 20%.
I venditori UE che prevedono di effettuare spedizioni in Inghilterra devono registrare l’IVA presso l’HMRC, la partita IVA del Regno Unito.
Per le spedizioni dal valore inferiore a 135 Sterline, ovvero circa 150 €, non è previsto il pagamento di dazi e oneri doganali e l’IVA, calcolata sul totale di prezzo e spese di spedizione, è a carico del venditore.
Se la vendita viene effettuata attraverso OMP (Online Marketplace), ovvero store online come Amazon o eBay, l’IVA è a carico dell’OMP. Esistono diversi Marketplace online nel Regno Unito, ed è bene, se si decide di commercializzare attraverso queste piattaforme essere informati sulle procedure
Se si intende spedire pacchi in Regno Unito dal valore superiore al limite di 135 Sterline, allora è previsto anche il pagamento di dazi e oneri doganali a carico del venditore.
Oltre agli adempimenti fiscali visti finora, per le spedizioni nel Regno Unito vanno considerati anche gli effettivi costi dei corrieri, variabili in base al numero e alla tipologia delle spedizioni. Con ShippyPro Label Creator è possibile fare una comparazione tra tutti i corrieri per avere un quadro generale d’insieme, oltre che prenotare ritiri, gestire tracking e resi, tutto da un’unica piattaforma.
Per evitare di ritrovarsi in spiacevoli situazioni è importante ricordare che esistono numerosi prodotti che non possono essere esportati o importati nel nostro Paese e negli altri Stati europei o extraeuropei.
Sarà bene quindi documentarsi prima di spedire un pacco nel Regno Unito. Ecco qui di seguito un elenco generale di prodotti vietati:
La lista è piuttosto lunga e, per approfondire, ecco l’elenco completo dei prodotti vietati da consultare prima di spedire in Regno Unito.
In questo articolo abbiamo cercato di fare chiarezza sulle spedizioni in Regno Unito nel post Brexit cercando di non tralasciare nulla.
Tuttavia la burocrazia è molto complessa e spesso la normativa in merito evolve molto velocemente, pertanto è necessario fare sempre riferimento ai regolamenti del Paese di destinazione e all’Agenzia delle Dogane.
Ricapitolando, ecco una check list dei documenti e degli adempimenti a cui provvedere per iniziare a spedire in Regno Unito:
Quanto si paga di dogana dal Regno Unito?
L’importo da versare in dogana varia in base al tipo di merce che viene spedita. Ogni categoria ha tariffe precise consultabili sui siti delle dogane ma generalmente è una percentuale che si aggira intorno al 5% del valore del bene.
Cosa serve per spedire nel Regno Unito?
I documenti obbligatori da produrre per le spedizioni extra UE sono:
Quanto costa spedire un pacco nel Regno Unito con Poste Italiane?
La spedizione con Poste Italiane nel Regno Unito varia in base al peso e al tipo di spedizione. Orientativamente per un pacco di 20 Kg i costi partono da un minimo di 24 € per una consegna in 10-25 giorni.
Quanto tempo ci vuole per un pacco dal Regno Unito?
I tempi per spedire un pacco da e nel Regno Unito possono variare in base alle città di partenza e di destinazione e alla tipologia di spedizione. In linea generale si può parlare di 3/4 giorni lavorativi. Le procedure di sdoganamento però potrebbero allungare i tempi.
Cosa non si può mandare in Inghilterra?
Ecco un elenco di prodotti vietati:
L’elenco completo è consultabile sul sito Foreign Trade.
Quanto costa una spedizione in Inghilterra?
Il costo di spedizione di pacchi nel Regno Unito parte da un minimo di 17 € per pacchi molto piccoli con un corriere internazionale come UPS.