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13 statistiche ecommerce 2024 per migliorare il tuo business

Statistiche ecommercePer chi ha un business nel commercio online è fondamentale conoscere le statistiche ecommerce più rilevanti. 

In un mercato sempre più competitivo come quello del commercio online, conoscerne l’andamento e avere dei benchmark su cui basare le proprie strategie è fondamentale.

È un business in continuo mutamento, che implica necessariamente un’analisi profonda per adattarci ad essa e per restare sempre al passo, eguagliando e cercando di superare la concorrenza. 

Ecco perché riteniamo che sia necessario conoscere le statistiche delle piattaforme ecommerce e del commercio online in generale. 

In questo articolo vedremo perché sono così importanti e quali sono quelle di cui tenere maggiormente conto se si vuole far crescere la propria attività.

Perché è così importante conoscere le statistiche ecommerce globali e locali?

Quando si parla di numeri e di statistiche è difficile non pensare alla massima del fisico e ingegnere britannico Lord Kelvin: “Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare”. 

Conoscere e studiare le statistiche rappresenta un primo passo per la crescita del proprio business. 

Le statistiche possono fare da guida per fronteggiare la stagionalità dell'ecommerce all’interno dei diversi mercati nei quali si intende intraprendere l’attività. Possono essere il supporto sul quale fondare le proprie strategie, oppure un sistema di allarme che fa riflettere su quelli che potrebbero essere i punti deboli del proprio ecommerce (come i propri tassi di carrelli abbandonati) e del sistema di logistica e di resi (che in definitiva plasma l’esperienza del cliente).

Ecco quindi di seguito le statistiche ecommerce assolutamente da conoscere suddivise sul piano globale, europeo, nazionale e della logistica.

Statistiche ecommerce sul piano globale

1. Quante persone fanno acquisti online?

Come abbiamo detto, il mondo sta cambiando: negli ultimi anni c’è stato un considerevole aumento degli acquisti online. Secondo Statista ad esempio oltre 2,14 miliardi di persone avrebbero comprato in negozi digitali nel 2021 rispetto agli 1,92 miliardi di acquirenti digitali globali del 2019, pre pandemia. Se pensiamo che nel 2014 questo numero era 1,32 miliardi, vediamo chiaramente come il trend sia in continua e inarrestabile crescita.

2. Qual è il mercato più grande del mondo?

Che il mercato cinese sia quello più grande al mondo potrebbe sembrare una risposta un po’ scontata, ma è sempre bene approfondire le statistiche sulle piattaforme ecommerce per conoscere nel dettaglio l’andamento dei mercati. Vediamo quindi un po’ di numeri.

statistiche ecommerce - I mercati più grandi del mondo

Questo grafico indica, per ciascun Paese, il peso del mercato digitale all’interno di quello più ampio nazionale, relativo alla vendita al dettaglio. In poche parole il mercato digitale cinese prende una fetta grande quasi il 50% del mercato dell’intero Paese. 

3. Gli acquisti online avvengono per la maggior parte da mobile 

Ma dove si svolgono tutti questi acquisti? Che dispositivi utilizzano le persone quando scelgono di acquistare un oggetto?

Lo smartphone batte il computer. Nel secondo trimestre del 2022 i telefoni cellulare sono stati lo strumento principale per raggiungere i siti di vendita al dettaglio, con una percentuale del 71% generando il 61% degli acquisti online.

71% Utilizzo del cellulare per raggiungere i siti di vendita
61%

Percentuale degli acquisti online effettuati con lo smartphone

Il computer, che fino a poco tempo fa rappresentava il nostro collegamento principale con il mondo virtuale, è ufficialmente passato in secondo piano. Sono sempre di più, infatti, gli utenti che preferiscono acquistare via mobile anche attraverso il cosiddetto social commerce.

4. Social commerce: la nuova frontiera degli acquisti online 

Quando si parla di acquisti online effettuati con il cellulare non si può non parlare del social commerce, ovvero la compravendita online attraverso le piattaforme social. Fino a poco tempo fa, infatti, le aziende potevano solo promuovere i loro prodotti attraverso queste piattaforme e l’acquisto doveva essere poi finalizzato sul sito o attraverso altri canali. 

Nel 2022 invece il social commerce ha un valore di 992 miliardi di dollari e, secondo le previsioni, entro il 2026 raggiungerà i 2,9 trilioni di dollari.

Questo senza considerare l’enorme cambiamento che porterà l’evoluzione di internet che si convertirà in quel mondo virtuale e tridimensionale che è il metaverso, dove il confine tra virtuale e reale è sempre più sottile.

Ecco qui di seguito come sono distribuiti gli acquisti online tra i vari mercati.

Distribuzione acquisti online tra i mercati - statistiche ecommerce aggiornate

Le statistiche globali quindi non fanno che ricordarci l’importanza di due elementi:

  • i marketplace come potenziale enorme bacino di utenti, da conquistare e fidelizzare, portandoli possibilmente sul proprio sito per un secondo acquisto
  • i siti internet mobile friendly e soprattutto social friendly, che permettano ai clienti di realizzare i propri acquisti ovunque e in qualunque momento.

Statistiche ecommerce su piano europeo

1. Interesse per lo shopping dal vivo sui social media in Europa

Secondo le statistiche i social media stanno avendo un peso sempre maggiore nel mercato digitale. 

Sempre di più si è diffuso, a livello globale, il live shopping, una forma di shopping online che rappresenta il segmento finale dell’intrattenimento tipico dei social network. 

In poche parole, si tratta della promozione di prodotti e servizi tramite video in streaming realizzati da influencer. 

E in questo nuovo scenario anche l’Europa, in particolare Spagna, Francia, Regno Unito e Polonia, hanno mostrato interesse per questa innovativa forma di shopping online, in pratica sempre più persone amano fare acquisti in contatto diretto con i loro influencer preferiti. Ecco qualche dato.

live shopping europa - statistiche ecommerce

2. Ecommerce sempre più utilizzati dagli europei

In un’indagine del 2021 è emerso come più di 7 utenti su 10 abbiano effettuato acquisti online. La percentuale di online shopper è in crescita soprattutto nelle fasce d’età 16-24 anni (80%) e 25-54 anni (79%).

80% La percentuale di utenti che acquistano online nella fascia d'età 16-24
79% La percentuale di utenti che acquistano online nella fascia d'età 25-54

Ma l’Unione Europea è costituita da Stati profondamente diversi e la percentuale di utenti che hanno effettuato acquisti online è molto variabile: 42% degli utenti di Internet in Bulgaria, 44% in Romania, mentre nei Paesi Bassi la percentuale sale al 94%.

3. Anche gli acquisti natalizi si spostano online

Nel 2021 addirittura un terzo degli intervistati aveva programmato di fare online gli acquisti natalizi di quell’anno.

Acquisti natalizi in Europa

Insomma, l’aumento di interesse per lo shopping online e dal vivo è una tendenza che non cala nemmeno durante le festività e che coinvolge bene o male tutti i Paesi europei, seppur con percentuali differenti. 

Questo significa che è fondamentale elaborare strategie differenti in base alle tendenze nazionali di ogni Paese.

Se ti interessa approfondire il tema delle festività, leggi il nostro articolo Marketing per Natale: 10 idee e i trend.

Statistiche ecommerce Italia 2023

Guardiamo adesso più da vicino il Bel Paese e vediamo quali sono le statistiche ecommerce su piano nazionale più interessanti.

1. Il commercio elettronico Food&Grocery vola in Italia

Cosa acquistano di più gli italiani online? Secondo Osservatori.net cibo, vestiti, libri e articoli per la casa:

  • food & grocery 38%;
  • fashion ecommerce 23%;
  • beauty 19%;
  • arredamento e home living 18%;
  • informatica ed elettronica 10%;
  • editoria 9%.

Un dato importante da tenere in considerazione è che l’aumento degli acquisti online ha fatto sì che molte aziende, anche le piccole imprese, concentrassero i loro sforzi sul potenziamento dei canali digitali, migliorando l’esperienza del cliente dal marketing alla logistica. 

2. Quanti sono gli italiani che comprano online?

La percentuale di utenti internet in Italia è dell’82%, questo significa che su circa 60 milioni di cittadini italiani ben 49 milioni utilizzano internet. Di questi, oltre la metà, il 59% (28 milioni circa), fa acquisti online, per un totale di 31,5 miliardi di euro di vendite. 

Italiani che comprano online

Nonostante questi numeri però l’Italia è nella fascia più bassa tra i paesi Europei per l’utilizzo di internet e gli acquisti in digitale, anche se questa tendenza sta aumentando rapidamente, portandoci ad essere il paese con il tasso di crescita europeo più elevato (30%)

Inoltre siamo il più grande mercato di beni di lusso a livello europeo, con marchi come Gucci, Armani, Prada e Versace.

3. PayPal il metodo di pagamento preferito dagli italiani per gli acquisti online

Anche l’Italia segue bene o male la tendenza globale riguardo ai metodi di pagamento per gli acquisti online nel 2022. Il 58% degli intervistati dichiara di utilizzare PayPal o Amazon Pay.

Mentre a livello globale tra i metodi più utilizzati si posizionano PayPal e la classica carta di credito, con percentuali rispettivamente del 40% e 31%. Il terzo metodo di pagamento più utilizzato è quello delle carte di debito.  

Queste statistiche ci mostrano un mercato digitale in Italia sano e in crescita, e ci aiutano a fare una previsione su cosa compreranno gli italiani online nel 2023. È anche importante ricordare quali sono i metodi di pagamento più utilizzati sia a livello nazionale che a livello globale per garantire un servizio completo ai propri clienti in qualsiasi fase del customer journey ed evitare l’abbandono del carrello. 

Non a caso, come vedremo a breve, una delle cause dell’abbandono del carrello è proprio legata al metodo di pagamento.

E a proposito di questo, diamo un’occhiata a queste ultime statistiche utili proprio a migliorare l’esperienza dell’utente.

Statistiche ecommerce sul piano logistico e della UX

Quando si parla di ecommerce in Italia e di statistiche non si può fare a meno di menzionare due fasi importanti del customer journey: l’abbandono del carrello e i resi.

1. Abbandono del carrello, un problema principalmente logistico

L’abbandono del carrello è una delle principali cause di un mancato acquisto. 

Il customer journey è il percorso che l’acquirente compie dal primo punto di contatto con il brand o l’azienda fino all’acquisto del prodotto e alla spedizione. Rendere agevole questo percorso è fondamentale per evitare arresti e impedimenti che portino poi ad annullare l’acquisto, abbandonando il carrello.

Vediamo quali sono le principali cause dell’abbandono dei carrelli negli acquisti online secondo il Baymard Institute.

Abbandono del carrello

Come si può vedere dalla grafica i costi extra troppo alti (spedizione, tasse…) e i tempi di consegna troppo lunghi sono le motivazioni principali. Da questi dati emerge quindi che il problema dei carrelli abbandonati è più che mai connesso a malfunzionamenti della logistica ultimo miglio, che determinano costi e soluzioni non ottimali per il cliente. Solo a seguire vengono tutte la altre motivazioni, tra cui anche il metodo di pagamento.

In poche parole, se le statistiche ci dicono che la maggioranza delle persone che abbandona il carrello lo fa per una motivazione legata alla logistica, è chiaro che diventa necessario perfezionare al massimo questo settore del proprio business, utilizzando ad esempio corrieri di qualità. 

ShippyPro permette di rendere più rapido l’efficientamento del segmento della logistica, grazie alla possibilità di confrontare centinaia di corrieri italiani e stranieri, per effettuare la propria scelta consapevolmente, selezionando il corriere con il miglior rapporto qualità/prezzo.

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2. Statistiche ecommerce: quanto è importante la politica dei resi

Secondo una ricerca Invesp, il 30% dei prodotti ordinati online viene restituito a fronte di una percentuale di quasi il 9% dei resi nei negozi fisici.

Le motivazioni principali riguardano: 

  • la consegna dell’oggetto sbagliato, 23%; 
  • un prodotto dall’aspetto diverso rispetto a quello che si è acquistato, 22%;
  • un prodotto danneggiato, 20%.

Ma le statistiche di reso ecommerce non finiscono qui:

  • il 92% dei consumatori ha dichiarato che comprerebbe di nuovo un oggetto sapendo di poter usufruire di un processo di restituzione semplice;
  • il 79% ha dichiarato che vorrebbe la spedizione di reso gratuita;
  • il 62% dei consumatori è più propenso a fare acquisti online se può restituire un articolo in un negozio fisico;
  • il 67% degli consumatori controlla la politica dei resi prima di effettuare un acquisto;
  • il 47% vorrebbe una procedura di stampa delle etichette dei resi semplificata.

Il mondo dell’ecommerce deve rispondere semplificando al massimo la procedura di resi e riducendo al minimo i costi di questi ultimi, dove possibile anche prevedendo restituzioni gratuite.

3. La sostenibilità degli ecommerce tra le statistiche più rilevanti

La sostenibilità del commercio online sta diventando sempre più importante. Sono sempre di più, infatti, i consumatori attenti all’impatto ambientale che i loro acquisti sono in grado di provocare.

Il settore ecommerce provoca a livello globale circa 900 milioni di chilogrammi di rifiuti di imballaggi in plastica in un anno e il 42% degli utenti ha dichiarato di preferire i marchi in grado di offrire un imballaggio ecosostenibile. 

42% Percentuale di utenti che ha dichiarato di preferire marchi in grado di offrire un imballaggio ecosostenibile

Valorizzare gli sforzi green del proprio negozio online, dalla presentazione sul sito al modo in cui il prodotto viene consegnato e imballato, ha sempre più un valore economico rilevante che chi gestisce un ecommerce non dovrebbe ignorare. Certo, a patto di farlo corrispondere a un reale sforzo di sostenibilità: nulla è peggio (e più dannoso) di un green-washing forzato per coprire una realtà che invece non si cura dell’ambiente.

Statistiche ecommerce: conclusioni

In questo articolo abbiamo provato a fare un quadro attualizzato dell'andamento del commercio elettronico, basandoci sulle statistiche ecommerce più rilevanti. 

Abbiamo visto che tipo di insegnamenti trarre da ogni statistica e come queste possono rappresentare una sorta di guida per chi intende migliorare il proprio business.

Tenere sotto controllo queste statistiche, immedesimarsi nei consumatori e cercare di migliorare la loro esperienza sulla base di questi dati è la ricetta vincente per costruire il proprio ecommerce intorno al proprio cliente.

 

Domande frequenti

Quali sono i prodotti che si vendono di più online?

Secondo le statistiche più recenti i prodotti che si vendono di più online in Italia sono: 

  • food & grocery 38%;
  • fashion ecommerce 23%;
  • beauty 19%;
  • arredamento e home living 18%;
  • informatica ed elettronica 10%;
  • editoria 9%.

Ma le statistiche possono variare con il tempo perché cambiano le tendenze. Utilizzare strumenti come Google trends può essere utile per restare sempre aggiornati.

Qual è l'elemento più importante per il successo di un ecommerce?

Dalle ultime statistiche ecommerce è emerso che, per avere un negozio online di successo, tra gli elementi da prevedere vanno sicuramente inclusi un ecommerce mobile e social friendly, una logistica rapida, efficiente ed economica, un servizio di resi affidabile e una maggiore sensibilità ecologica che copra tutta la filiera dell’ecommerce, dal prodotto all’imballaggio, fino alla spedizione.

Adriana Miccio

Come content writer appassionata di digital marketing la collaborazione con ShippyPro è una sfida continua che mi permette di unire la passione per la scrittura e la comunicazione al mondo della logistica, cercando ogni volta di fornire contenuti SEO che siano utili anche agli utenti.