La sicurezza dei dati nella logistica è diventata fondamentale. Ciò che un tempo veniva gestito manualmente, oggi è caratterizzato da una sempre più crescente digitalizzazione e automazione.
L'implementazione di soluzioni avanzate e tecnologie all'avanguardia come l’intelligenza artificiale, sofisticati software gestionali e l’elaborazione di enormi moli di dati (Big Data), ha incrementato l'efficienza del settore logistico, ma ha portato con sé nuove sfide e rischi legati alla protezione dei dati sensibili.
Un attacco informatico che comprometta questi dati può avere conseguenze disastrose per l'azienda, sia in termini finanziari che di reputazione.
Vediamo quindi come garantire la sicurezza dei dati nella logistica attraverso un approccio culturale alla gestione del rischio esteso anche all’intera supply chain.
Il settore logistico ha sempre avuto un ruolo decisivo per garantire continui flussi di merci e servizi.
In un mercato che diventa sempre più globale e dove le tecnologie per la gestione logistica si fanno sempre più avanzate, è indispensabile un sistema solido in grado di affrontare e gestire eventuali attacchi informatici.
Il settore logistico gestisce ogni giorno una grande quantità di dati sensibili, tra cui:
La grande quantità di dati che viene trattata nel settore logistico è sottoposta ogni giorno ad una serie di sfide e vulnerabilità che mettono a rischio la corretta gestione del magazzino e delle spedizioni, e quindi il benessere dell’ecommerce.
Le eventuali intrusioni che un’azienda potrebbe subire potrebbero portare infatti a pericolose interruzioni di servizio, mettendo così a rischio la reputazione del brand, oltre che a creare un danno economico.
Per comprendere meglio quali sono i rischi per i dati della logistica cui si può andare incontro, è utile fare qualche esempio concreto di grandi aziende che hanno fatto i conti con questi pirati del digitale.
Nel giugno 2017 l’azienda Maersk, una delle più grandi compagnie di trasporto e logistica al mondo, è stata vittima, insieme ad altre aziende, di un attacco informatico.
Il malware (malicious software) utilizzato è un tipo di virus chiamato "ransomware" che infetta i sistemi informatici bloccando l'accesso ai dati allo scopo di ottenere un riscatto.
Ciò ha comportato una sospensione dei trasporti in tutto il mondo del colosso danese. Maersk infatti ha dovuto sospendere le operazioni portuali, la gestione delle spedizioni e i servizi di trasporto marittimo, subendo enormi danni finanziari ed operativi (alcune stime parlano di 10 miliardi di dollari).
Ma per comprendere ancora meglio quanto sia importante proteggere i dati sensibili nella logistica basta ipotizzare una comune situazione immaginaria.
Supponiamo che un brand di abbigliamento abbia fatto un lungo lavoro di automazione del magazzino e che con il tempo sia riuscito, attraverso strumenti come l’analisi predittiva, ad elaborare una serie di tecniche di previsione delle scorte.
Perdere tutti questi dati o non avervi più accesso è ciò che potrebbe accadere in caso di attacco informatico o, più in generale, di una cattiva e superficiale gestione dei dati della logistica.
Senza tutte queste informazioni, non solo diventerebbe impossibile gestire le vendite, ma ciò comporterebbe un danno economico e di tempo non indifferente, considerato il lavoro necessario per informatizzare e digitalizzare tutte le operazioni
Ecco perché abbiamo parlato di cultura aziendale del dato e del rischio, proprio per evitare che episodi come quelli che abbiamo visto si verifichino ancora in altre aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni.
Come abbiamo visto, i danni che eventuali attacchi possono creare non si limitano ad una perdita economica per l’azienda, ma anche ad una perdita di credibilità nei confronti di quest’ultima.
La gestione dei dati della logistica presenta diverse sfide e vulnerabilità che possono avere un impatto sulla sicurezza e sull'efficienza delle operazioni.
Un sistema vulnerabile può compromettere uno dei punti più importanti di un piano aziendale: la fidelizzazione dei clienti. Ormai, se si vuole competere sul mercato, è indispensabile realizzare un servizio impeccabile e rapido, soprattutto quando si tratta di spedizioni.
Vediamo quindi quali possono essere gli anelli deboli della catena di approvvigionamento.
I rischi che minacciano la supply chain possono essere legati a fattori interni ed esterni e una valutazione preventiva diventa necessaria per garantire un sistema di protezione adeguato.
Tra i fattori interni possiamo includere:
Tra quelli esterni invece includiamo:
Lo stoccaggio, le movimentazioni e i contatti con le terze parti sono probabilmente i passaggi più vulnerabili della catena di approvvigionamento.
Le aziende quindi devono adottare delle solide misure di sicurezza per proteggere i dati sensibili della logistica da accessi non autorizzati.
Vediamo come possono farlo.
Logistica e intelligenza artificiale sono ormai strettamente connesse, e questi nuovi strumenti informatici, pur rappresentando un grande vantaggio per migliorare la gestione aziendale e quella logistica, possono diventare un’arma a doppio taglio.
Ecco perché è importante identificare i punti critici dovuti a comportamenti interni o attacchi esterni per migliorare la sicurezza proprio in quelle aree.
Vediamo quali sono le migliori pratiche per proteggere i dati della logistica e preservare l'integrità delle operazioni:
Vediamole una per una.
La crittografia dei dati è un processo di codifica dei dati sensibili in modo che possano essere letti solo da chi dispone della chiave di decodifica corretta.
In pratica i dati vengono convertiti in un formato leggibile solo dalle macchine e non dagli esseri umani, a meno che questi non abbiano la chiave di decodifica che riconverte i dati in un formato nuovamente leggibile.
Questo sistema fa in modo che persone non autorizzate non possano modificare o avere accesso ai dati. Un’ottima protezione quando è necessaria la loro trasmissione su reti pubbliche o non sicure.
Esistono due tipi principali di crittografia:
La crittografia simmetrica utilizza una chiave unica e quindi è meno sicura: se la chiave segreta viene compromessa, i dati crittografati possono essere decifrati da chiunque la conosca.
L'autenticazione multi fattore richiede all'utente più di un elemento di verifica per accedere ai sistemi o alle applicazioni. Ad esempio, oltre alla password, potrebbe essere richiesto di inserire un codice inviato tramite SMS.
L'MFA (multi-factor authentication) è un sistema più sicuro dell'autenticazione a fattore singolo che richiede solo una password per accedere a un account o un sistema.
Nel caso dell’autenticazione a più fattori, anche se un hacker riesce a ottenere una password, avrà comunque bisogno di un altro fattore di autenticazione per accedere.
Esistono diversi modi per implementare l'MFA, ad esempio è possibile richiedere agli utenti di inserire una password e un codice di verifica inviato a un dispositivo mobile o di inserire una password e di scansionare un codice QR con un dispositivo mobile.
Ogni giorno vengono realizzati nuovi sistemi in grado di superare i controlli e le protezioni che fino a poco tempo prima sembravano invalicabili. Questo significa che è fondamentale assicurarsi che tutti i sistemi, le applicazioni e il software utilizzati siano regolarmente aggiornati.
Un aggiornamento periodico e regolare consente di correggere le vulnerabilità e le debolezze già note e di garantire che il sistema sia protetto dalle minacce più recenti.
I backup regolari dei dati sono essenziali per garantire il recupero delle informazioni in caso di perdita o danneggiamento.
Dovrebbero essere memorizzati su supporti informatici o digitali e in luoghi sicuri. Inoltre, nel caso di supporti hardware, è importante che questi siano situati lontano dal luogo dove sono raccolti quelli originali, questo per evitare la perdita simultanea dei dati originali e dei backup in caso di furto, incendio o altri danni.
Collegata al punto precedente è la protezione fisica della strumentazione. È importante assicurarsi che tutti i dispositivi, come computer portatili e altri apparecchi contenenti dati sensibili, siano protetti fisicamente contro il furto o l'accesso non autorizzato, l’incendio, ecc.
Il monitoraggio delle attività informatiche consente di rilevare comportamenti sospetti o attività anomale e può avvenire attraverso l'implementazione di sistemi di sicurezza informatica che rilevano e registrano le attività sia dei sistemi sia degli utenti.
Questo aiuta ad identificare rapidamente eventuali intrusioni o tentativi di accesso non autorizzato.
Effettuare una regolare revisione periodica sulla sicurezza per valutare i rischi è indispensabile per identificare e correggere eventuali vulnerabilità o punti deboli del sistema.
Le politiche di sicurezza sono linee guida e regole che stabiliscono come devono essere gestiti e utilizzati i dati all'interno dell'azienda, e dovrebbero coprire aspetti come l'accesso ai dati, le autorizzazioni, la gestione delle password e altre misure.
È importante che siano ben definite e che tutto il personale sia correttamente informato e formato.
La formazione del personale è essenziale. I dipendenti vanno adeguatamente sensibilizzati e formati riguardo alle minacce informatiche, come il phishing o il furto di dati, per riconoscere e gestire in modo sicuro tali situazioni.
Ultimo punto riguarda la conformità alle normative sulla sicurezza dei dati della logistica, indispensabile per evitare sanzioni.
Non è semplice orientarsi nella giungla delle certificazioni ed è anche per questo che molte aziende si rivolgono a fornitori esterni più esperti o esternalizzano il servizio logistico attraverso sistemi come la logistica di quarta parte (4PL o 5PL). In ogni caso, seguire la normativa è la strada più semplice per avere delle linee guida.
Vediamo quali sono le principali normative:
In questo articolo abbiamo parlato dell’importanza della protezione dei dati nella logistica, facendo qualche esempio di casi concreti di attacchi informatici.
Inoltre abbiamo visto i punti critici, i rischi che si possono correre nella gestione di dati informatici e le best practice per gestirli al meglio, fornendo alcuni consigli per la sicurezza dei dati nella logistica aziendale.
In un mercato sempre più globalizzato e digitalizzato le aziende che non riescono a proteggere i propri dati sono a rischio di perdere clienti, denaro e reputazione.
I brand che puntano alla soddisfazione del cliente, infatti, sono orientati verso una concezione del business che mette il cliente al centro. Un’azienda che non è in grado di proteggere i dati personali degli utenti, i propri dati, che rischia di bloccare l’attività e le consegne per un malfunzionamento dei sistemi o per un attacco informatico, non trasmette un’immagine di solidità e sicurezza.
Ecco perché la sicurezza informatica nella logistica è diventata un elemento chiave per la competitività delle aziende.
Una violazione dei dati nella logistica potrebbero portare gravi danni non solo all’azienda ma anche ai clienti e ai suoi partner commerciali. Ecco le conseguenze più comuni:
Ecco le migliori pratiche per proteggere i dati della logistica e preservare l'integrità delle operazioni:
La conformità alla sicurezza dei dati è un processo continuo e le aziende devono essere sempre aggiornate sulle nuove normative per garantire la protezione adeguata dei dati nella logistica. Ecco in ogni caso alcune delle principali normative cui fare riferimento, :
Per mettere in sicurezza anche fisicamente i dati sensibili della logistica è consigliabile:
In questi casi è sempre meglio prevenire piuttosto che curare ma nel caso di attacco informatico ecco alcuni passi da seguire: