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Automazione del magazzino: AGV e AMR a confronto

L’automazione del magazzino è uno dei pilastri della trasformazione digitale della logistica. Sempre più aziende stanno valutando l’adozione di AGV (Automated Guided Vehicles) e AMR (Autonomous Mobile Robots) per ottimizzare i processi interni, ridurre i costi operativi e aumentare la flessibilità. Ma quali sono le differenze tecniche e operative tra queste due tecnologie? E in quali scenari conviene adottare l’una o l’altra?

In questa guida tecnica approfondiamo le differenze, i vantaggi e le criticità di AGV e AMR, fornendo gli strumenti per una scelta consapevole e orientata al ROI.

IN SINTESI ✨
Gli AGV (Automated Guided Vehicles) seguono percorsi fissi e sono ideali per magazzini con layout stabile e flussi costanti. Gli AMR (Autonomous Mobile Robots) usano SLAM, sensori LiDAR e visione 3D, adattandosi a layout dinamici. Nella logistica e nell’e-commerce garantiscono maggiore flessibilità e resilienza. Entrambi migliorano i processi intralogistici, ma con approcci diversi a navigazione, flessibilità e capacità di carico.

Il confronto AGV vs AMR richiede valutazioni su TCO, ROI, costi operativi e incentivi Industria 4.0. Gli AGV movimentano pallet pesanti, mentre gli AMR gestiscono carichi variabili e picking intensivo. Per l’integrazione servono WMS, ERP, MES e fleet management system. La scelta dipende da stabilità del layout e variabilità della domanda: AGV per processi ripetitivi, AMR per scenari dinamici e omnicanale.

 

Cosa sono AGV e AMR? Differenze e principi di funzionamento

Come funzionano gli AGV

Gli AGV sono veicoli a guida automatica che seguono percorsi fissi definiti da guide magnetiche, cavi, binari o nastri ottici installati nel magazzino. La loro logica di funzionamento si basa su:

  • Percorsi predefiniti, difficilmente modificabili senza interventi strutturali.
  • Precisione elevata nella movimentazione ripetitiva di carichi.
  • Limitata flessibilità in ambienti dinamici.

Sono ideali per magazzini con layout stabili e processi standardizzati, dove il flusso di materiali non varia nel tempo.

Come funzionano gli AMR

Gli AMR invece utilizzano tecniche di navigazione autonoma, basate su:

  • SLAM (Simultaneous Localization and Mapping).
  • Sensori avanzati: LiDAR, telecamere 2D/3D, sensori ottici.
  • Algoritmi di path planning e avoidance per evitare ostacoli e ricalcolare i percorsi in tempo reale.

A differenza degli AGV, non necessitano di infrastrutture dedicate e possono adattarsi a layout variabili, rendendoli ideali per e-commerce e magazzini in continua evoluzione.

 

AGV vs AMR: vantaggi e svantaggi a confronto

Navigazione intelligente vs percorsi fissi

La differenza sostanziale tra AGV e AMR emerge analizzando i sistemi di navigazione. Gli AGV si basano su percorsi fissi, definiti da guide magnetiche o sensori induttivi, che offrono un’elevata affidabilità operativa ma una scarsa capacità di adattamento: modificare un layout comporta interventi infrastrutturali significativi e costosi. In contesti produttivi con cicli stabili questa rigidità può essere un vantaggio, garantendo ripetibilità e sicurezza, ma in scenari con variabilità diventa un limite.

Gli AMR, al contrario, utilizzano algoritmi di SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) combinati con sensori LiDAR e telecamere 3D per costruire in tempo reale una mappa dinamica dell’ambiente. Questo consente al robot di ricalcolare i percorsi in presenza di ostacoli imprevisti, adattarsi a layout modificati e gestire flussi variabili di materiali.

Flessibilità operativa in ambienti dinamici

La flessibilità rappresenta uno degli aspetti più critici nella scelta tra AGV e AMR, soprattutto in magazzini caratterizzati da variabilità della domanda, stagionalità e cicli produttivi non lineari.

Gli AGV si prestano a contesti con cicli costanti e prevedibili, dove la ripetitività dei flussi consente di sfruttare al massimo percorsi fissi e programmati. Tuttavia, ogni modifica di layout o di processo comporta interventi costosi su infrastrutture e software di gestione.

Gli AMR, al contrario, sono progettati per operare in contesti ad alta variabilità: picchi stagionali tipici dell’e-commerce, flussi legati a campagne promozionali o modifiche frequenti dei layout. Grazie alla navigazione autonoma basata su SLAM, i robot mobili riescono a riconfigurare i percorsi in tempo reale senza richiedere interventi fisici.

Un ulteriore vantaggio degli AMR è la possibilità di gestire flotte complesse tramite fleet management system avanzati, che consentono di coordinare centinaia di unità, ottimizzare le missioni e adattare dinamicamente le priorità operative. Questo approccio aumenta la resilienza della supply chain: in caso di guasto di un’unità, il sistema riassegna automaticamente i compiti agli altri robot, riducendo il rischio di interruzioni.

Caratteristica AGV AMR
Tipo di navigazione Percorsi fissi (guide, marcatori) Navigazione autonoma (SLAM, LiDAR, visione)
Adattabilità layout Bassa Alta
Gestione ostacoli Limitata Dinamica e reattiva
Costo di modifica layout Alto Basso
Affidabilità su processi stabili Molto alta Alta

Costi, investimenti e ritorno economico

Il confronto economico tra AGV e AMR non si limita al prezzo d’acquisto dei veicoli, ma deve considerare una serie di variabili che incidono sul TCO (Total Cost of Ownership) e sul ritorno effettivo dell’investimento.

Gli AGV presentano generalmente un investimento iniziale più basso. Tuttavia, l’implementazione richiede infrastrutture fisiche dedicate (guide magnetiche, sensori, adattamenti del layout), che aumentano i costi nascosti e rendono complessa ogni futura modifica. 

Gli AMR, pur avendo un costo unitario più elevato, offrono un ROI più rapido. Il tempo medio di ammortamento di una flotta AMR in Europa è compreso tra 18 e 24 mesi, contro i 36–48 mesi degli AGV. Ciò è dovuto alla maggiore flessibilità e alla riduzione dei costi di fermo legati a variazioni di layout o picchi stagionali.

Un ulteriore KPI da valutare sono i costi di manutenzione e aggiornamento software: gli AMR richiedono aggiornamenti regolari per mantenere la compatibilità con i sistemi di navigazione e i software WMS/ERP, ma non necessitano di modifiche strutturali al magazzino.

Infine, il quadro economico italiano ed europeo offre opportunità grazie agli incentivi Industria 4.0, che permettono di recuperare fino al 40% dell’investimento in beni strumentali tecnologici sotto forma di credito d’imposta.

Capacità di carico e tipologie di movimentazione

Un ulteriore elemento discriminante tra AGV e AMR è la capacità di carico. Gli AGV sono storicamente progettati per la movimentazione di pallet e carichi pesanti (fino a diverse tonnellate), rendendoli ideali in contesti manifatturieri e nei magazzini dove la logistica palletizzata è predominante. La loro robustezza strutturale e la trazione meccanica permettono di garantire stabilità anche su turni continui.

Gli AMR, invece, si distinguono per la capacità di adattarsi a carichi più variabili e leggeri, come cassette, contenitori o scaffali mobili (pods). Le soluzioni più avanzate sono in grado di sollevare scaffalature complete o gestire carichi fino a 1.500 kg, ma la media del mercato si concentra su applicazioni sotto la tonnellata. Questo rende gli AMR particolarmente adatti a e-commerce e magazzini a picking intensivo, dove la rapidità e la flessibilità superano la necessità di movimentare pallet interi.

Aspetti da valutare prima dell’implementazione

La scelta tra AGV e AMR non può prescindere da una valutazione sistemica dell’intera intralogistica aziendale.

  1. Analisi dei processi correnti: mappare i flussi interni e identificare colli di bottiglia, tempi morti e sprechi. Strumenti come la Value Stream Mapping possono aiutare a quantificare l’impatto dei robot sui KPI logistici (es. throughput, lead time).
  2. Simulazioni digital twin: replicare digitalmente il magazzino permette di testare scenari alternativi, calcolare l’impatto su SLA di consegna e verificare l’interazione con sistemi esistenti prima di investire.
  3. Scalabilità futura della flotta: valutare non solo le esigenze attuali ma anche le proiezioni a 3–5 anni, considerando l’espansione della capacità di stoccaggio, i picchi stagionali e la possibilità di integrare nuove linee produttive o canali di vendita.
  4. Integrazione con sistemi WMS, ERP e MES: la compatibilità con il software gestionale è cruciale. Un’integrazione tramite API o middleware assicura visibilità end-to-end, coordinamento in tempo reale e riduzione degli errori di sincronizzazione.
  5. Sicurezza e normative: garantire la conformità alle direttive CE, ISO 3691-4 e alle normative europee sui robot collaborativi. Aspetti come scanner di sicurezza, sistemi di rilevamento ostacoli e protocolli di emergenza devono essere inclusi nei capitolati tecnici.
  6. Change management e formazione del personale: l’introduzione di robot modifica ruoli e responsabilità. Investire in programmi di upskilling e comunicazione interna riduce la resistenza al cambiamento e migliora l’adozione della tecnologia.
  7. Contratti di manutenzione e SLA: definire in anticipo tempi di risposta, disponibilità di ricambi e modalità di aggiornamento software. Best practice di mercato prevedono SLA con tempi di intervento <24h per flotte critiche, con monitoraggio remoto proattivo.

AGV vs AMR: quale scegliere per il tuo magazzino?

La scelta tra AGV e AMR deve essere guidata da un’analisi approfondita del contesto operativo e degli obiettivi strategici dell’azienda. Per i magazzini con layout stabile, processi ripetitivi e alti volumi costanti, gli AGV offrono affidabilità, standardizzazione e costi prevedibili sul lungo termine. Sono particolarmente adatti in settori come l’automotive e il food & beverage, dove la movimentazione palletizzata rimane predominante.

Gli AMR, invece, rappresentano la soluzione ideale per realtà dinamiche, orientate all’e-commerce o soggette a picchi stagionali e rapidi cambiamenti. Grazie alla navigazione autonoma e ai sistemi di fleet management, consentono di reagire velocemente a variazioni di layout e flussi di lavoro, garantendo maggiore resilienza operativa.

In Italia, diversi operatori logistici hanno adottato strategie ibride: gli AGV gestiscono i flussi pesanti e standardizzati, mentre gli AMR supportano le attività di picking e movimentazione flessibile. Questo modello consente di ottimizzare i costi, ridurre i tempi di fermo e massimizzare il ROI.

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FAQ tecniche su AGV e AMR

Qual è la precisione realistica degli AMR?

Generalmente ±1–2 cm, grazie a SLAM, sensori LiDAR e visione 3D; ciò consente prestazioni elevate anche in layout complessi.

Quanto costa mantenere una flotta AMR rispetto a un AGV?

Gli AMR hanno costi operativi inferiori rispetto agli AGV, ma richiedono aggiornamenti software regolari e monitoraggio costante.

Come si gestisce la manutenzione e l’assistenza?

Tramite contratti SLA con tempi di intervento rapidi, supporto tecnico continuo, ricambi e aggiornamenti software programmati.

Sono compatibili con sistemi legacy di magazzino?

Sì, possono integrarsi attraverso API, middleware e connettori specifici che assicurano la comunicazione con WMS ed ERP.

Come si aggiornano i software di navigazione?

Attraverso OTA (Over The Air updates) forniti dal vendor, che migliorano sicurezza, stabilità e performance complessive del sistema.

 

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