Il blog per ecommerce è una risorsa importante per la crescita del proprio brand. Chi pensa che ormai il blog non abbia più futuro non ha fatto i conti con un aspetto importante della comunicazione digitale: l'inbound marketing, ovvero quelle strategie volte ad attirare utenti in target sul proprio sito attraverso la produzione di contenuti di valore. E quale sistema migliore se non un ecommerce blog?
Ma quello di attrarre clienti creando contenuti interessanti non è l’unico scopo, né l’unico vantaggio che offre questo strumento. Vediamo quindi perché è importante avere un blog per il proprio ecommerce, quali sono i vantaggi che offre e come crearlo.
Secondo alcune statistiche WordPress ogni giorno vengono pubblicati 4 milioni di articoli, una cifra che può spaventare, ma che allo stesso tempo dovrebbe far pensare anche che il blog è uno strumento dalle potenzialità enormi.
Basta dare uno sguardo a questa live map di wordpress per rendersi conto di quanti articoli, commenti e like ogni giorno vengono prodotti in tutto il mondo.
Per capire il valore che un blog può apportare ad un ecommerce è necessario fare un piccolo passo indietro e partire dalle query, ovvero le domande che gli utenti pongono alla rete. Un blog infatti, se ottimizzato in ottica SEO (Search Engine Optimization), permette di posizionarsi sui motori di ricerca in risposta alle domande che gli utenti scrivono sugli stessi, le query appunto.
Esistono 3 tipologie di query:
Un esempio renderà tutto più chiaro. La query scarpe da corsa migliori marche è una query informazionale e ha come intento quello di ottenere una lista o una guida sulle marche raccomandate.
È transazionale, invece, la query acquistare scarpe da corsa online. L’intento specifico è fare un acquisto online di scarpe da corsa e qui l’utente potrebbe essere interessato ad eventuali sconti e promozioni.
La keyword “scarpe da corsa” è la stessa ma l’intento è diverso. Il compito del blog è quello di intercettare le query informazionali (ad esempio con un articolo sulle caratteristiche delle scarpe per correre) e transazionali (come un contenuto che confronta varie marche di scarpe da corsa e per ciascuna offre il link al proprio prodotto), e convogliare l’interesse del lettore verso il proprio ecommerce.
Quando parliamo di un blog ecommerce SEO quindi intendiamo un blog che sia ottimizzato per i motori di ricerca. Che utilizzi quindi delle strategie in grado di far comprendere a Google qual è il contenuto di un articolo, quanto può essere utile sulla base delle ricerche mensili degli utenti, quanto sia strutturato in modo chiaro e facilmente fruibile dai lettori e quanto siano attendibili i contenuti.
Più avanti approfondiremo tutto questo, adesso vediamo quali sono i vantaggi di creare un blog ecommerce SEO friendly:
In pratica quello di attirare clientela interessata e di indirizzare a specifiche pagine dell’ecommerce per convertire non deve essere l’unico scopo del blog.
Chi decide di avviare un blog per avere un aumento di conversioni nell’ecommerce deve essere consapevole che si tratta di un progetto che porterà risultati a lungo termine, e che allo stesso tempo è in grado di migliorare la fidelizzazione clienti, il margine di profitto e costruire il brand.
Ma come ottenere tutto questo? Vediamo quali sono gli step da seguire:
Ecco quali sono i passi più importanti da compiere nella costruzione del proprio blog ecommerce:
Il primo passo è quello di capire quali sono gli obiettivi del blog, perché è utile? Cosa si spera di ottenere con un blog collegato ad un ecommerce?
Un blog ecommerce di successo dovrebbe:
Queste sono caratteristiche importanti di un blog che spesso vengono confuse con gli obiettivi. In realtà, rifacendosi al metodo SMART, trovare gli obiettivi è qualcosa di molto più schematico e scientifico. Secondo questo metodo ogni obiettivo deve essere:
Ecco un esempio di obiettivo generico per ecommerce blog: aumentare le vendite dell’ecommerce attraverso la creazione di contenuti.
Qui invece un obiettivo SMART: guadagnare 1000 € al mese con il blog entro 12 mesi, partendo con piccoli guadagni mensili che vanno da 0 € per il primo mese fino a 1000 € per il dodicesimo mese. Ecco qualcosa di più specifico, misurabile, raggiungibile, realistico e con un limite di tempo.
Ovviamente non sarà una passeggiata, e probabilmente sarà necessario mettere in atto una serie di strategie come ad esempio utilizzare le ADS, strutturare un piano editoriale per i social media da associare al blog, sfruttare l’intelligenza artificiale per fare delle previsioni con l’analisi predittiva e i Big Data, e così via.
Avere una profonda conoscenza del proprio prodotto o servizio è fondamentale per capire a chi potrebbe interessare realmente, quali benefici potrebbe apportare e quali sono le esigenze del pubblico che va a soddisfare.
Un altro strumento per identificare il proprio target è quello di studiare la concorrenza e cercare di capire chi sono i clienti dei propri competitor.
Infine è possibile effettuare una ricerca di mercato, studiare quelle già esistenti oppure creare e inviare sondaggi per conoscere più a fondo gli interessi di una potenziale clientela.
Ovviamente bisogna tener conto delle differenze tra un B2B ecommerce blog, che si rivolge prettamente alle aziende, e un blog B2C che invece ha un’utenza diversa.
Una volta analizzata la propria clientela è utile definire le buyer personas, cioè dei profili fittizi che rappresentano il cliente ideale.
A questo punto si può concentrare la propria attenzione sulla nicchia di mercato, cioè l’area tematica del blog. Le nicchie possono essere davvero moltissime ma trattandosi di un blog collegato ad un ecommerce sarà necessario affrontare argomenti che siano in qualche modo legati ai propri prodotti e servizi.
Facciamo un esempio. Se si sta creando un blog per un ecommerce di abbigliamento, ovviamente i temi da trattare possono spaziare dalla moda alla manifattura dei tessuti, dagli accessori ai consigli sull’abbinamento dei colori.
Se però si intende apportare davvero valore al proprio business è necessario fare quel passo in più che ci consenta di distinguerci dalla concorrenza, ad esempio trattando temi ancora più specifici appartenenti a nicchie più ristrette, le cosiddette micro nicchie.
Nel caso dell’abbigliamento, ad esempio, si potrebbero creare contenuti relativi ad una moda più green.
L’importante è che questi contenuti siano sempre in linea con la mission e la vision dell’azienda e che rispondano alle necessità del proprio target sulla base delle keyword più richieste.
Il passo successivo è quello di sviluppare una strategia di contenuti per l’ecommerce blog e un piano editoriale.
Nella stesura del piano è importante effettuare la scelta giusta su:
Infine è importante stabilire quale deve essere il formato dei contenuti e il tone of voice, che deve essere lo stesso del brand.
Una struttura ordinata, un sito facilmente fruibile e una grafica accattivante daranno un’immagine professionale e affidabile del blog e quindi del brand.
Generalmente conviene utilizzare lo stesso dominio dell’ecommerce per mostrare una maggiore coerenza: chi visita il blog capisce rapidamente che fa parte dell’ecommerce, e viceversa.
Per realizzare un blog di qualità ci si può rivolgere a web designer oppure procedere autonomamente. Oggi esistono sistemi non troppo difficili da utilizzare per costruire un blog in pochi click. Ad esempio è possibile creare un blog associato a ecommerce PrestaShop o utilizzare WordPress. Questi strumenti facili da utilizzare forniscono anche una serie di template interessanti per avere una base su cui strutturare il proprio blog.
L’ottimizzazione sui motori di ricerca non si esaurisce con la scelta delle keyword. È fondamentale curare altri aspetti, ad esempio:
Tutto questo contribuirà a migliorare la struttura e a garantire una maggiore autorevolezza del proprio ecommerce blog.
L’ultimo passo è quello di iniziare a creare, sulla base di tutti gli step precedenti, contenuti di valore che siano originali, informativi, coinvolgenti o che generino ispirazione nella propria audience. Che abbiano insomma quella marcia in più che manca ai competitor.
Il termine creare non è casuale, la realizzazione dei contenuti di un blog oscilla tra creatività, scienza e competenze, attinge al neuromarketing e richiede una costante analisi delle metriche di performance, i KPI di marketing.
Prendere ispirazione dalla concorrenza è un buon metodo per gettare le proprie basi e avere qualche idea per un blog ecommerce. Vediamo quindi qualche esempio di blog che ce l’ha fatta.
Cliomakeup è un ottimo esempio di business che integra il blog e l’ecommerce. Dallo store è possibile accedere al blog e viceversa e ogni articolo è incentrato su argomenti appartenenti ad una specifica nicchia o sotto nicchia.
Un esempio può essere l’articolo Make-Up Per Fototessera, che offre consigli per un trucco che migliori il proprio aspetto nelle foto dei documenti.
Per ogni articolo è stato fatto un sapiente lavoro di intralinking che consente di passare direttamente ad altri articoli correlati. Mentre per quanto riguarda il passaggio allo store, questo brand ha optato per l’inserimento di banner che rinviano direttamente alla scheda prodotto.
Ogni articolo può essere condiviso sui più importanti social network, strategia che accresce la convalida sociale.
Shopify è un esempio di B2B ecommerce blog. È una piattaforma che consente alle aziende di creare il proprio negozio online. Anche se non si tratta di un ecommerce specifico, molte aziende si rivolgono a Shopify per acquistare i servizi che offre e si rifanno al suo blog per apprendere nozioni di marketing, imprenditoria e di gestione dell’ecommerce B2B e B2C in generale.
Anche qui in ogni articolo sono stati previsti una serie di link interni che indirizzano ad altri articoli o a pagine del sito che mostrano offerte e servizi.
Anche quello di ShippyPro può essere considerato un B2B ecommerce blog. La funzione di questo articolo, ad esempio, è quella di fornire informazioni e dare ispirazioni alle aziende o agli imprenditori che intendono creare un blog collegato ad un ecommerce, ovvero lo stesso pubblico che può aver bisogno dei servizi di logistica ecommerce offerti da ShippyPro, come Label Creator o Track&Trace.
Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, il potenziale di un blog per ecommerce è enorme. L’inbound marketing, a differenza dell’outbound marketing (in cui l’utente viene “spinto” invece che attirato), è in grado di raggiungere una clientela che è già potenzialmente interessata ad un determinato prodotto, e lo fa attraverso la distribuzione di contenuti interessanti e utili, fornendo un’immagine del brand autorevole e umana, e aumentando la fiducia della clientela.
Lo sviluppo di un blog ecommerce comporta senz’altro un impegno notevole in termini di tempo e costanza ma, se ben fatto, può restituire risultati notevoli.
Il blog per ecommerce è uno strumento che offre ottime opportunità di crescita al proprio store, ecco alcuni dei vantaggi che è possibile trarne:
Una volta stabiliti gli obiettivi del proprio blog e definito il pubblico di riferimento, ci si può concentrare sull’area tematica, ovvero sugli argomenti da trattare in base alle esigenze del proprio target. Questo è possibile facendo un’analisi SEO delle keyword più richieste dall’utenza.
Ogni blog è differente e non esistono contenuti più efficaci di altri. Un blog ecommerce di successo dovrebbe: