Logistica esterna e 3PL: cos'è e quali sono i vantaggi e gli svantaggi
Quando si parla di logistica esterna ci si riferisce a una soluzione che consente di esternalizzare i servizi logistici, affidandoli a un’altra azienda.
Sia gli ecommerce che i negozi offline possono affidare la gestione integrata di magazzino, inventario, spedizioni, ecc a una ditta esterna che, in base al grado di esternalizzazione del servizio, può essere definita con la sigla PL (Party Logistics) e un numero che va da 1 a 5.
La sigla 3PL in logistica sta quindi per Third Party Logistics, ovvero logistica di terza parte, ed è quella che andremo ad analizzare in questo articolo.
Logistica esterna: definizione
Con l’espressione logistica esterna si intende la gestione e il coordinamento delle operazioni logistiche al di fuori di un’azienda da parte di un fornitore di servizi di spedizione.
Questo modello logistico si occupa di pianificare, implementare e controllare in modo efficiente il flusso delle merci lungo l'intera supply chain.
Includendo attività come il trasporto, la gestione degli inventari, la distribuzione e la gestione delle informazioni, la logistica esterna mira a ottimizzare i processi al fine di ridurre i costi, migliorare la soddisfazione del cliente e aumentare l'efficienza complessiva della catena di approvvigionamento.
Gestione logistica esterna: i diversi livelli di esternalizzazione
Esistono 5 livelli di esternalizzazione dei servizi logistici come dicevamo, che vanno da 1PL a 5PL. La sigla PL, Party Logistics, assume quindi un significato diverso in base al numero che vi si pone davanti.
In questo modello organizzativo le parti attive sono due, da un lato abbiamo il committente, che produce e/o vende articoli attraverso i propri canali di vendita. Dall’altro, il fornitore di servizi logistici, che si obbliga nei confronti del committente a eseguire il servizio richiesto.
1PL (First Party Logistics)
È il caso in cui l’azienda produttrice (o rivenditrice) gestisce l’intero processo logistico autonomamente, in pratica non vi è alcuna esternalizzazione del servizio.
È la stessa azienda che si occupa di distribuire i propri prodotti presso i suoi clienti. È chiaro che questo modello può essere adottato esclusivamente dalle piccole aziende che distribuiscono a livello locale.
L’aspetto positivo è la riduzione dei costi, sia per la ditta appaltante sia per il cliente. D’altra parte però, l’azienda deve destinare molte delle sue risorse a questa attività.
2PL (Second Party Logistics)
È il caso in cui l’azienda opta per una prima esternalizzazione del servizio di spedizione, rivolgendosi ad esempio a uno dei tanti corrieri italiani ed esteri presenti sul territorio.
In questo caso l’azienda coordina tutte le operazioni legate alla gestione del magazzino, preparando gli ordini all’interno del proprio sito di stoccaggio, ma il resto delle attività sono svolte da aziende esterne per la logistica.
In questo modo non sarà costretta a sostenere ulteriori spese come l’acquisto o il noleggio della flotta, i costi per il trasporto, ecc. Questo tipo di esternalizzazione è tipicamente adottata dalle piccole imprese che non intendono o non possono disporre di una propria flotta di mezzi.
Il vantaggio è la possibilità di riservare risorse umane ed economiche ad altri settori, come quello del marketing, per la crescita del proprio business.
3PL (Third Party Logistics)
Il 3PL in logistica aziendale rappresenta un primo livello più complesso di esternalizzazione del servizio di spedizioni.
In questo caso, infatti, il fornitore di servizi di spedizione fa da tramite tra il rivenditore e i clienti offrendo una vasta gamma di servizi, dal trasporto, al magazzinaggio, dalla gestione dell’inventario all’imballaggio. Offrendo servizi logistici avanzati, si concentra sulla gestione della catena di approvvigionamento e fornisce soluzioni su misura per le esigenze del proprio cliente.
4PL (Fourth Party Logistics)
Rappresenta lo step successivo nella gestione della logistica esterna rispetto al terzo livello. In questo modello il fornitore offre una consulenza all’azienda produttrice così da ottimizzare l’intera supply chain.
Il suo è più un ruolo strategico e di coordinamento, non si occupa infatti né dello stoccaggio della merce né del suo trasporto, che affida a fornitori 3PL.
Questo modello può essere adottato da aziende di grandi dimensioni che, dovendo far fronte a un elevato numero di ordini da espletare, necessitano del supporto di un fornitore esterno. Quest’ultimo deve essere in grado di coordinare le operazioni logistiche lungo tutta la catena di fornitura, selezionando anche un fornitore 3PL di qualità.
5PL (Fifth Party Logistics)
È l’ultimo livello della gestione logistica esterna e offre soluzioni logistiche più avanzate rispetto al 4PL.
Va oltre la gestione della catena di approvvigionamento, occupandosi anche della progettazione e dell'implementazione di strategie aziendali globali, come la consulenza strategica, l'ottimizzazione della catena di approvvigionamento su scala internazionale, la progettazione di soluzioni personalizzate per l’integrazione digitale e il miglioramento dell'analisi dei dati.
Un ulteriore supporto alla gestione della logistica interna ed esterna è offerto da piattaforme in grado di semplificare tutte le operazioni per le spedizioni ecommerce o per quelle dei negozi tradizionali.
ShippyPro ad esempio permette di gestire la logistica di un'azienda in maniera più efficiente, grazie al servizio Track & Trace per il tracciamento delle spedizioni, il servizio Easy Return per la gestione dei resi ecommerce o la creazione di etichette con il servizio Label Creator.
Inoltre, funzionalità come Label Design o Ship & Collect permettono di personalizzare le etichette di spedizione e di interagire con i clienti al momento del checkout.
Infine, attraverso la funzione Integrazione di corrieri consente di selezionare, tra centinaia, quello più adatto alle proprie esigenze.
Vantaggi e svantaggi della logistica esterna
La gestione della logistica esterna attraverso il supporto di fornitori terzi, presenta una serie di vantaggi e svantaggi. Fare un’attenta valutazione è fondamentale nella scelta del modello da seguire. Vediamo quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi.
Vantaggi della logistica esterna nell'ecommerce italiano
- Riduzione dei costi operativi. La logistica esterna consente alle aziende di avere accesso a costi di spedizione più competitivi e di risparmiare sui costi di gestione e trasporto.
- Focus sulle competenze principali. Affidare le attività logistiche a terzi consente alle aziende di concentrarsi maggiormente sulle proprie competenze di base, migliorando l'efficienza complessiva.
- Flessibilità. Le aziende esterne per la logistica offrono una maggiore flessibilità che consente alle imprese di gestire meglio la variabilità dei mercati e avere un approccio lean logistics, ovvero in grado di snellire le operazioni logistiche e ridurre gli sprechi.
- Competenze specializzate. La gestione delle catene di approvvigionamento, l’ottimizzazione dei percorsi, la gestione degli inventari, ecc sono tutte operazioni complesse da eseguire. È chiaro che l’esperienza delle aziende esterne nella logistica permette di trovare soluzioni immediate molto più facilmente di qualsiasi azienda produttrice o fornitrice di beni.
- Maggiore efficienza del servizio. Le competenze specializzate e la flessibilità degli operatori 3PL per la logistica, permettono di realizzare un servizio più efficiente e veloce, migliorando la qualità complessiva della catena di approvvigionamento.
- Riduzione degli investimenti in infrastrutture. La logistica esterna evita alle aziende di dover investire in infrastrutture come magazzini, veicoli e tecnologie logistiche.
- Maggiore scalabilità. Le aziende possono espandersi più facilmente su scala internazionale sfruttando la rete globale di partner logistici esterni.
- Aggiornamenti tecnologici rapidi. Le aziende esterne per la logistica hanno una propensione maggiore per gli investimenti in tecnologie avanzate per migliorare l'efficienza, consentendo alle aziende di beneficiare rapidamente degli sviluppi tecnologici.
- Riduzione dei tempi. La logistica esterna può contribuire a ridurre i tempi di consegna, alcuni fornitori 3PL ad esempio dispongono di una vera e propria rete di centri di smistamento che avvicina la merce al cliente. In questo modo le aziende possono rispondere prontamente alle esigenze del mercato e migliorare la soddisfazione del cliente.
Svantaggi della logistica esterna nell'ecommerce italiano
- Mancanza di controllo diretto. Una gestione logistica esterna può comportare una perdita di controllo diretto sull'intera supply chain. Questo potrebbe comportare una dipendenza dell’azienda dalle decisioni del partner logistico.
- Problemi di comunicazione. La distanza fisica e organizzativa tra l'azienda e il partner logistico può portare a problemi di comunicazione. Questo potrebbe provocare fraintendimenti e ritardi che si ripercuoterebbero sulle consegne.
- Costi nascosti. I costi nascosti sono un rischio con cui fare i conti quando si sceglie di affidare la gestione della logistica interna ed esterna a fornitori terzi. L'obiettivo è quello di ridurli, ma questi modelli logistici potrebbero comportare spese non preventivate, come tariffe aggiuntive, oneri contrattuali o costi di gestione della relazione con il partner logistico.
- Rischi per la sicurezza dei dati. La sicurezza dei dati logistici è fondamentale. La loro condivisione con aziende terze potrebbe aumentare i rischi sulla sicurezza dei dati sensibili, specialmente in un'epoca in cui la gestione delle informazioni è cruciale per il successo delle imprese.
- Dipendenza da fornitori esterni. Affidarsi ad aziende esterne per la logistica può rendere l’attività aziendale più dipendente dai fornitori terzi. Ciò significa che in caso di instabilità finanziaria oppure operativa del partner logistico l’azienda ne risentirebbe immediatamente.
- Adattamento alle esigenze aziendali. Non sempre i partner logistici sono in grado di adattarsi ai cambiamenti delle esigenze di un’azienda, e questo potrebbe causare ritardi o inefficienze. Per evitare che questo accada è fondamentale rivolgersi a fornitori specializzati e di qualità.
- Rischio di abbassare la qualità del servizio. Nel caso in cui la qualità del servizio offerto dal partner logistico non fosse allineata agli standard aziendali, si potrebbe avere come conseguenza la riduzione della fiducia del cliente nei confronti del brand.
Strategie di successo nell'implementare una soluzione 3PL per la logistica
Alla luce di quanto visto finora è fondamentale, nella scelta del partner 3PL per la logistica, elaborare delle strategie che possono aiutare nella selezione e nell’implementazione del servizio.
Vediamo quindi alcuni passi che è possibile compiere per implementare con successo una soluzione 3PL o di livello superiore:
- analizza le esigenze aziendali;
- scegli il giusto partner 3PL per la logistica;
- definisci gli obiettivi aziendali;
- mantieni una comunicazione efficace;
- forma il personale;
- monitora le performance.
1. Analizza le esigenze aziendali
Effettuare un'analisi approfondita delle esigenze logistiche dell'azienda permette di individuare aspetti importanti da condividere con il partner logistico.
I volumi di movimentazione, le caratteristiche dei prodotti, le esigenze di stoccaggio, i requisiti di spedizione, ecc, sono solo alcune delle informazioni che le aziende esterne per la logistica devono conoscere per espletare efficientemente il servizio.
Un supporto molto importante in questo caso può essere offerto dall’analisi dei KPI aziendali, in particolare dei KPI logistici. Questi forniscono una serie di dati utili per l’analisi dell’azienda e delle sue esigenze, dall’approvvigionamento fino alla consegna al cliente finale.
La conoscenza di tutti questi dati permetterà all’azienda partner di elaborare una strategia adatta all’esigenza aziendale.
2. Scegli il giusto partner 3PL per la logistica
È fondamentale che il partner 3PL al quale si intende affidare il servizio abbia una comprovata esperienza nel settore e che sia in grado di soddisfare le esigenze specifiche dell'azienda.
Ecco alcuni aspetti da valutare:
- reputazione;
- competenze;
- infrastrutture disponibili;
- capacità tecnologiche;
- costi di gestione.
3. Definisci gli obiettivi aziendali
Con il supporto di un’analisi approfondita delle esigenze, l’azienda è in grado di definire gli obiettivi che devono essere condivisi con il proprio partner logistico.
Ecco un esempio di quelli che tipicamente vengono selezionati in questi casi:
- riduzione dei costi;
- ottimizzazione della catena di approvvigionamento;
- miglioramento del servizio di spedizione;
- miglioramento del servizio clienti;
- fidelizzazione dei clienti.
Si tratta di un breve elenco esemplificativo. Ovviamente collaborare con il partner logistico significa anche effettuare un’analisi approfondita che stabilisca obiettivi SMART, ovvero che siano sicuramente più specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e basati sul tempo.
4. Mantieni una comunicazione efficace
Mantenere una comunicazione aperta e continua con il partner 3PL permette di condividere informazioni chiave, come gli aggiornamenti sulle esigenze aziendali o la risoluzione tempestiva di eventuali problemi che potrebbero sorgere durante l'implementazione o l’espletamento del servizio.
Automatizzare tutte le operazioni, anche attraverso software aziendali, può essere un valido supporto per rendere la comunicazione continua e costante, riducendo fraintendimenti ed errori.
5. Forma il personale
Fornire formazione adeguata al personale coinvolto nell'utilizzo della nuova soluzione 3PL garantisce che tutti compiano la transizione senza intoppi e massimizzino l'utilizzo delle nuove risorse.
Anche in questo caso l'utilizzo di software di gestione è molto utile per migliorare e automatizzare la comunicazione tra i vari settori aziendali.
6. Monitora le performance
Per valutare l'efficacia delle soluzioni adottate dai partner 3PL in logistica è indispensabile implementare sistemi di monitoraggio delle performance. Ciò consente di individuare eventuali aree di miglioramento e offre una guida su come questi devono essere attuati.
Anche in questo caso, un ottimo strumento sono i KPI, la cui analisi permette di fare una valutazione periodica attraverso lo studio di una serie di dati.
Casi studio: aziende italiane che hanno ottimizzato la logistica esterna con servizi 3PL
Sono molte le aziende italiane che hanno optato per l’esternalizzazione del servizio attraverso l’utilizzo di partner 3PL per la logistica, una su tutte Ferrero, che negli ultimi tempi è andata oltre il modello 3PL.
In particolare l’azienda di Alba, nota per marchi globali come Nutella e Kinder, ha puntato alla logistica come elemento cruciale per soddisfare le esigenze di un mercato che si sviluppa in tutti e 5 i continenti.
Per questo motivo ha elaborato un sistema di controllo avanzato, definito Control Tower, per garantire la massima visibilità sui processi logistici e migliorare la gestione di tutta la catena di approvvigionamento. L'obiettivo è quello di soddisfare i clienti attraverso la misurazione delle performance dei partner logistici.
La particolarità di questo progetto è l’integrazione di logistica e intelligenza artificiale. La combinazione di sistemi avanzati come l’AI, l’IoT e il deep learning nella logistica aziendale, infatti, ha come obiettivo quello di convertire le spedizioni in una "Intelligent Supply Chain". Questa deve essere in grado di anticipare i problemi e ottimizzare la gestione attraverso l'utilizzo di varie tecnologie per la gestione logistica.
Logistica esterna: conclusioni
Come abbiamo visto, l’adozione del modello della logistica esterna è una scelta importante per un’azienda.
L’esternalizzazione del servizio comporta, a tutti suoi livelli, una serie di vantaggi ma anche diversi svantaggi che vanno calcolati accuratamente. Infatti l’obiettivo dell’esternalizzazione, in particolare di una collaborazione 3PL in logistica, è quello di semplificare e migliorare le spedizioni, rendendole più rapide ed efficienti, senza però gravare troppo sulle finanze aziendali.
Una buona valutazione degli aspetti positivi e di quelli negativi e un’analisi approfondita dei risultati consentirà a ogni azienda di valutare se e che tipo di esternalizzazione è necessario fare.
Logistica esterna: domande frequenti
Quali sono i tipi di logistica?
Ecco le 4 tipologie principali di logistica:
- logistica in entrata che gestisce la movimentazione di informazioni e merce dai fornitori verso un’organizzazione o un’azienda;
- la logistica interna o intralogistica, è la gestione dell’intero flusso di informazioni e merci, dal momento in cui arrivano alle stazioni di lavoro fino al momento in cui lasciano l’azienda per raggiungere il destinatario;
- logistica distributiva che si concentra sulla movimentazione dei prodotti finiti dal produttore ai punti di vendita o direttamente ai consumatori;
- logistica di ritorno, o reverse logistics, consiste nella gestione dei prodotti che, per un motivo o per un altro, ritornano dal consumatore al produttore o venditore.
Altre tipologie di logistica riguardano l’affidamento del servizio a un partner esterno (logistica esterna), la pianificazione della produzione, la gestione delle scorte e la distribuzione dei materiali alle linee di produzione (logistica di produzione), riduzione dell'impatto ambientale (logistica verde).
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