Negli ultimi anni, la logistica è passata dall’essere un centro di costo invisibile a un nodo strategico per la crescita degli ecommerce. Non è solo il “come” consegni, ma quanto velocemente, con quale accuratezza, attraverso quali canali e con quale impatto ambientale. E soprattutto: sei in grado di replicarlo quando il volume triplica?
Per i manager che guidano operations complesse, tra magazzini interni, 3PL, marketplace, vendite dirette e canali retail, servono modelli operativi più intelligenti, flussi integrati e decisioni basate su dati concreti.
Questa guida non si limita a descrivere processi: è progettata per chi deve prendere decisioni. Ti accompagna attraverso i pilastri della logistica ecommerce con un approccio tecnico, misurabile e scalabile. Perché la differenza oggi non si gioca solo nella UX o nel marketing, ma nella capacità di consegnare, ogni volta, all’altezza della promessa.
La logistica ecommerce rappresenta l’insieme dei processi integrati necessari per ricevere, stoccare, preparare, spedire e, se necessario, gestire il reso di ordini effettuati online. Per le imprese che operano in un contesto B2C, B2B omnicanale, la logistica non è più solo un costo operativo, ma un driver strategico di competitività.
Un sistema logistico ecommerce maturo si articola nei seguenti moduli:
Nel contesto omnicanale, la logistica deve sincronizzare ordini provenienti da piattaforme differenti (es. Shopify, Amazon, marketplace verticali, ordini diretti B2B) con flussi operativi coerenti tra più magazzini, punti vendita e fornitori terzi. Questo richiede:
La logistica ecommerce non è solo un costo da ottimizzare, ma un sistema adattivo e strategico che incide direttamente su ricavi, reputazione e capacità di espansione. L’approccio integrato - tra customer experience, automazione dei processi e gestione omnicanale- rappresenta oggi lo standard operativo necessario per restare competitivi in mercati sempre più saturi.
Uno dei principali indicatori della soddisfazione del cliente online è l’esperienza post-acquisto: tempi di consegna, visibilità della spedizione, facilità nel processo di reso.
Le priorità dei clienti per le spedizioni ecommerce
Ecommerce Delivery Benchmark Report 2025
Una logistica progettata per la CX (Customer Experience) prevede:
La logistica ecommerce efficace non si misura solo in termini di velocità ma soprattutto di efficienza sistemica. Ogni fase - dallo stoccaggio alla stampa etichette, dalla selezione corriere alla gestione resi - contribuisce a determinare il costo medio per ordine evaso e gli SLA (Service Level Agreement) rispettati.
Un sistema ottimizzato consente di:
Questi benefici derivano dall’integrazione di soluzioni come WMS, TMS e sistemi ERP, che permettono visibilità end-to-end e facilitano decisioni basate su dati. In assenza di tale orchestrazione, si tende a osservare inefficienze strutturali: giacenze elevate, saturazione erratica del magazzino, SLA disattesi e aumento dei costi dell'ultimo miglio.
Nel modello omnicanale, la logistica deve garantire coerenza operativa e visibilità stock tra e‑commerce, negozi fisici, marketplace e canali B2B. Le sfide principali sono:
In questo scenario, la logistica diventa un abilitatore della strategia commerciale. Un’azienda che può spedire da più nodi e garantire lead time precisi ha un vantaggio competitivo immediato.
Il 74% dei consumatori soddisfatti intende aumentare i livelli di acquisto del 12% presso il proprio rivenditore di fiducia.
Capgemini, The last-mile delivery challenge
La fase di ricezione rappresenta l’avvio del flusso fisico all’interno della supply chain ecommerce. Una gestione non strutturata di questo momento critico può determinare inefficienze su tutto il ciclo operativo, generando errori inventariali, ritardi nel picking e costi extra downstream.
Per garantire precisione e tracciabilità, i flussi inbound devono essere progettati secondo logiche data-driven, supportate da sistemi WMS e tecnologie di identificazione avanzate.
L’inizio della ricezione è rappresentato dalla verifica delle informazioni di preavviso spedizione (ASN – Advanced Shipping Notice) e dalla corrispondenza con i documenti di trasporto (DDT). L’automazione di questa fase consente:
Una volta verificate, le unità ricevute vengono indirizzate verso aree dedicate:
Queste aree, mappate digitalmente, sono essenziali per evitare contaminazioni dello stock attivo e garantire che solo prodotti validati entrino nel circuito di evasione ordini.
In ambiti regolamentati (cosmetica, farmaceutica, alimentare), queste procedure sono anche soggette a requisiti normativi (es. tracciabilità lotti, gestione FIFO/FEFO, certificazioni di conformità).
Le soluzioni di voice-directed receiving stanno diventando sempre più frequenti nei magazzini ad alto volume, consentendo agli operatori di lavorare a mani libere, con istruzioni vocali sincronizzate al WMS. I benefici includono:
In alternativa o in combinazione, si utilizzano terminali portatili RF o PDA con funzionalità di scansione barcode e input touch o vocali, integrati in tempo reale con il WMS.
Una gestione delle scorte efficace è cruciale per bilanciare disponibilità prodotto, costo del capitale e capacità di risposta della supply chain. In ambito ecommerce, la sfida è amplificata dalla volatilità della domanda, dalla varietà di SKU e dalla necessità di garantire un elevato livello di servizio su più canali.
L’approvvigionamento non è più una funzione puramente reattiva. Le aziende leader adottano modelli di replenishment predittivo, integrando logiche come:
In questi modelli, l’integrazione tra ERP, WMS e piattaforme ecommerce è essenziale per garantire coerenza tra stock fisico, stock disponibile alla vendita e stock in transito. Questo riduce il rischio di overselling e consente di calcolare dinamicamente il livello ottimale di scorte di sicurezza, anche in funzione del target di livello di servizio.
La previsione della domanda è una leva strategica per ridurre le inefficienze legate a stock-out e overstock. I modelli predittivi più utilizzati includono:
Un approccio avanzato prevede l’adozione del framework CPFR (Collaborative Planning, Forecasting & Replenishment), dove vendite, logistica, acquisti e, se possibile, fornitori condividono dati e obiettivi. Questo consente:
Il picking e il packing rappresentano le fasi più operative, ma anche tra le più determinanti per garantire tempi di evasione rapidi, accuratezza degli ordini e ottimizzazione dei costi. In un contesto e-commerce ad alta densità SKU, la strategia di prelievo e confezionamento deve essere progettata per massimizzare la produttività per linea/ora, minimizzare gli errori e adattarsi alla stagionalità o ai picchi promozionali.
Le strategie di picking variano in base a layout, volumi e tipologia di articoli. I modelli più diffusi includono:
A supporto, tecnologie come pick-to-light, RF scanner, voice picking e persino sistemi automatizzati shuttle o robot mobili (AMR) aumentano significativamente la produttività.
Il packing è un touchpoint cruciale per il cliente finale e un’area ad alto impatto su costi e sostenibilità. Un sistema efficace deve garantire:
Dal punto di vista normativo, è importante garantire conformità delle etichette ai requisiti dei corrieri (es. standard GS1, codifica SSCC) e la tracciabilità anche post-spedizione.
La fase di spedizione rappresenta l'ultimo anello visibile della catena logistica e il primo punto critico nella percezione del cliente. In un’economia sempre più orientata al “delivery-first”, la capacità di gestire in modo efficiente e automatizzato la selezione del corriere, la stampa delle etichette e la visibilità in tempo reale dell’ordine è un asset strategico.
Una gestione moderna della spedizione deve integrare:
Questa automazione è abilitata da strumenti come ShippyPro, che agisce come hub per orchestrare l'intero flusso outbound, riducendo i tempi operativi e assicurando coerenza tra ordini, magazzino e sistemi di trasporto.
La è una leva di fidelizzazione e controllo. Una soluzione di tracking completa prevede:
In ottica operativa, l’aggregazione dei dati di tracking consente analisi retroattive sulle performance di trasporto, il monitoraggio delle anomalie (es. colli in giacenza, errori di smistamento) e l’intervento proattivo del customer care.
Una strategia avanzata di spedizione e tracking crea un flusso “invisibile” ma altamente performante, dove l’azienda mantiene il controllo operativo e il cliente finale percepisce affidabilità, velocità e attenzione. La combinazione di automazione + trasparenza è oggi il nuovo standard per la logistica ecommerce.
Quando l'esperienza di acquisto non va a buon fine, interviene la logistica inversa. Le aspettative del consumatore includono politiche di reso trasparenti, veloci e senza attriti. Allo stesso tempo, le aziende devono assicurare che l’intero processo sia economicamente sostenibile, tracciabile e conforme.
Principali motivazioni per il reso in Europa
DHL, E-commerce trends report 2025
Il primo step della reverse logistics è il gatekeeping, ovvero la verifica del diritto al reso e la categorizzazione della richiesta (difettoso, errato, cambio taglia, ecc.). Questo processo ha due obiettivi principali:
Limitare i resi non legittimi e i costi associati;
Ottimizzare i flussi fisici e informativi, generando automaticamente etichette di reso, autorizzazioni RMA (Return Merchandise Authorization), e notifiche ai magazzini.
Le aziende offrono spesso portali self-service di reso, integrati con il sistema ecommerce e il WMS, che consentono all’utente di:
Metodi preferiti per il reso in Italia
DHL, E-commerce trends report 2025
Una volta rientrato il prodotto, il magazzino attiva il flusso di valutazione, che può includere:
In alcuni settori (elettronica, fashion, cosmetica), i resi rappresentano fino al 20–30% del totale venduto, e una gestione inefficiente può saturare il magazzino, rallentare le spedizioni in outbound e abbattere la marginalità.
Per una panoramica completa puoi leggere il nostro articolo dove troverai ben 84 KPI Ecommerce. Se ti interessa l'argomento, abbiamo anche un articolo dedicato ai principali KPI della logistica.
In questo contesto, ci limiteremo a fornire un elenco dei principali KPI ecommerce e logistica da monitorare.
KPI | Formula base | Frequenza monitoraggio |
---|---|---|
Tempo evasione medio | (Uscita – Entrata ordine) | Giornaliera |
OTIF | (Ordini puntuali & completi / Totale) | Settimanale |
Costo per spedizione | (Totale costi logistici / Ordini evasi) | Mensile |
% Resi | (Ordini restituiti / Totale ordini) | Settimanale |
Performance corrieri | Consegne puntuali / Totale spedizioni | Mensile |
Scarica la lista completa dei 102 KPI da monitorare in azienda
Oggi i consumatori sono più consapevoli dell'impatto del loro comportamento d'acquisto sull'ambiente tanto che si sta evolvendo in una delle principali leve per la scelta verso un brand o un altro. La logistica (e i trasporti, in generale) è uno dei settori ad oggi più inquinanti: intervenire è un gesto di consapevolezza da parte delle aziende che si può anche trasformare in un vantaggio di mercato.
Percentuale di persone disposta a pagare di più per avere spedizioni green in Europa
YouGov 2024
L’impatto ambientale maggiore nel ciclo di vita di un ordine ecommerce proviene dall'ultimo miglio. Ridurre le emissioni richiede l’adozione di:
L’imballaggio è un altro driver critico per la sostenibilità logistica. Le aziende evolute adottano strategie come:
Un packaging sovradimensionato o eccessivamente plastificato non solo aumenta i costi, ma impatta negativamente la percezione del brand e l’impronta ecologica.
L’adozione di soluzioni automatizzate per il picking, il packing e la movimentazione interna rappresenta uno dei trend principali. Tecnologie come:
consentono una drastica riduzione del tempo ciclo e un aumento del throughput. I magazzini automatizzati possono raggiungere produttività fino a 600 righe/ora per operatore, rispetto alle 80–120 dei modelli tradizionali.
L’IA in logistica è oggi un layer trasversale che potenzia:
Scarica il report completo su IA e logistica con gli ultimi trend
I gemelli digitali (digital twins) stanno diventando strumenti essenziali per simulare, testare e ottimizzare i flussi logistici in ambienti virtuali prima di implementarli fisicamente. Si possono modellare:
Questo consente ai decision maker di testare impatti reali di cambiamenti operativi o espansioni senza bloccare le operations.
In contesti regolamentati o ad alta criticità (es. farmaceutico, food, luxury), la blockchain consente:
Pur essendo ancora poco diffusa a livello mainstream, diverse sperimentazioni stanno emergendo, specie in ambito B2B e food traceability.
Le moderne soluzioni logistiche (OMS, WMS, TMS) si stanno spostando verso architetture API-first e “headless”, che consentono:
La logistica ecommerce è una leva operativa ad altissimo impatto, che incide su tutte le principali metriche aziendali: margini, customer satisfaction, tempi di consegna, scalabilità internazionale e sostenibilità.
Affrontare la complessità operativa - dalla ricezione merci alla gestione dei resi - richiede una combinazione solida di processi standardizzati, strumenti tecnologici interoperabili e capacità analitica. Le aziende che adottano un approccio integrato e misurabile possono ottimizzare costi, migliorare l’esperienza cliente e anticipare le criticità di sistema.
La digitalizzazione del magazzino, l’automazione del picking, il controllo dinamico delle spedizioni e la visibilità end-to-end rappresentano elementi chiave per supportare una supply chain realmente omnicanale. Allo stesso tempo, KPI mirati e una governance data-driven permettono ai manager di prendere decisioni tempestive e sostenibili, anche in contesti di forte variabilità della domanda.
Costruire una logistica competitiva significa investire in infrastruttura, integrazione e intelligenza operativa. È questa la base per garantire performance elevate, scalabilità internazionale e posizionamento distintivo in un mercato sempre più esigente.
La logistica ecommerce comprende tutte le attività necessarie per gestire l’ordine online dal momento dell’acquisto fino alla consegna e all’eventuale reso. Include ricezione merci, stoccaggio, picking, packing, spedizione, tracciamento e logistica inversa.
La logistica tradizionale è progettata per grandi spedizioni B2B, mentre quella ecommerce gestisce un alto numero di ordini piccoli e frequenti, spesso B2C. Richiede tracciabilità, automazione e rapidità nella gestione dei flussi, anche in contesti omnicanale.
Le fasi principali sono: ricezione e controllo qualità, stoccaggio intelligente, prelievo e confezionamento (picking e packing), spedizione automatizzata, tracking in tempo reale e gestione dei resi. Ogni fase può essere gestita internamente o tramite fornitori logistici.
I principali KPI includono: tempo medio di evasione ordine, tasso OTIF (on-time in full), percentuale di resi, costo medio per spedizione, performance dei corrieri. Questi indicatori aiutano a valutare efficienza, qualità del servizio e margini operativi.
Implementando un processo di gatekeeping (RMA), portali di reso self-service e flussi di rientro efficienti. È utile differenziare i percorsi tra articoli rivendibili, da riparare o da smaltire per recuperare valore e ridurre i costi.
Le più usate includono: WMS con algoritmi di allocazione, sistemi pick-to-light e voice picking, automazione del packing, dashboard integrati e soluzioni multi-corriere con API. L’intelligenza artificiale migliora anche previsioni, routing e ottimizzazione dei flussi.
Il customer service gestisce tracking, ritardi, errori di consegna e resi. Un servizio efficiente migliora la customer experience, riduce i contatti inbound e aumenta la fiducia nel brand.
Attraverso la scalabilità operativa: automatizzando picking e spedizione, integrando magazzini 3PL, predisponendo stock buffer su articoli ad alta rotazione e ottimizzando la rete corrieri con logiche di routing dinamico.
È un modello in cui la gestione degli ordini è integrata tra ecommerce, punti vendita fisici, marketplace e magazzini decentralizzati. Garantisce visibilità dello stock in tempo reale e un’esperienza coerente su tutti i canali.
Le principali soluzioni includono: gestione in-house, 3PL, dropshipping, logistica via marketplace (es. FBA) e piattaforme SaaS multicorriere come ShippyPro. La scelta dipende da volumi, margini, grado di personalizzazione richiesto e capacità di integrazione tecnica.